Oggi negli Usa si celebra la Giornata della libertà nazionale.
Il 1° febbraio del 1865 il presidente americano Abraham Lincoln firma un emendamento costituzionale che abolisce la schiavitù.
Oggi negli Usa si celebra la Giornata della libertà nazionale, in ricordo di quel 1° febbraio quando il presidente americano Abraham Lincoln con la firma di un emendamento costituzionale abolisce la schiavitù.
Da alcuni anni gli Stati Uniti sono scossi da una battaglia per il proprio passato, riguardante la Confederazione sudista. Raro caso di vincitori che consentono ai vinti di scrivere la storia, anziché imporre la propria versione e distruggere le vestigia del nemico, al termine della guerra civile (1861-1865) gli yankee permisero ai ribelli sconfitti di distillare una loro narrazione. Partorita sotto la linea Mason-Dixon, a cavallo tra Ottocento e Novecento si affermò la cosiddetta “causa persa del Sud” (anche detto Dixieland), dolosa storiografia che trasformava la secessione in un’incompresa impresa patriottica, alleggerendola della natura sovversiva, spogliandola della rivendicazione schiavista, centrandola sulle prerogative degli Stati nei confronti del governo centrale. (Rivista Lines)
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