venerdì 17 dicembre 2021

Nostri giorni. Politica, Economia, Traguardi

 Leggiamo, sui giornali e su una infinità di libri pubblicati recentemente in questo fine anno da più editori, degli apprezzamenti e delle lodi sulla perfetta guida di governo portata avanti finora da Mario Draghi, il tecnocrate voluto in quel ruolo dall'Unione Europea. Questa non sarebbe mai stata tanto generosa col nostro Paese se la guida dell'esecutivo fosse rimasta nelle mani della affatto esaltante classe politica che caratterizza l'intero arco parlamentare italiano (dalla destra alla finta sinistra) da alcuni decenni in qua. 

Cambiare il
Paese non sarà 
facilissimo.
Ma è necessario
ed è possibile.

 I finanziamenti  assegnati all'Italia dall'U.E. sono destinati -lo sappiamo tutti- all'ammodernamento  del paese,  perché esso possa riprendersi dai malanni cronici di sempre, quasi secolari, oltre che dalle conseguenze negative recenti recate dalla pandemia.

Quei fondi  europei devono essere destinati alla costruzione di una Italia migliore  e tendenzialmente senza le troppe sacche di diseguaglianze -da Bolzano a Pantelleria-. Una volta tanto non vorremmo scoprire, a posteriori, scandali, ruberie, distrazioni di fondi, e cointeressenze della malavita quale terminale delle risorse pubbliche. Il risultato -in simili eventualità-  lascerebbe ulteriormente il Meridione nell'arretratezza, nell'antico parassitismo burocratico e privo di viabilità decente e di futuro per le prossime generazioni.

  Che Draghi resti -auspichiamo- a guidare l'esecutivo per i prossimi anni e continui ad essere la garanzia di una Italia "seria" che vuole intraprendere la strada della competenza, della scienza e della cultura da estendere  a tutti i posti di "guida pubblica" e soprattutto la' dove si assumono decisioni per l'ammodernamento del Paese.  

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Ci proponiamo di far seguire alcune pagine di mala-politica di cui l'Italia in Europa è stata finora insuperabile, dall'Unità sino a ... ad adesso.

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