sabato 4 dicembre 2021

Memorie e appunti. Nella fiducia che ci sia sempre qualcuno che voglia ricordare

La cartolina qui riportata
risale agli anni venti del
secolo scorso. 


La scelta di posizionare
le  lapidi rievocative
dei soldati caduti in guerra
sul prospetto
della Chiesa che
sorge nella piazza di 
Contessa Entellina non
è stata casuale.
Il Tempio, nei secoli a regime
feudali,  oltre che per
fini religiosi fu pure
sede  comunitaria destinata
ad ospitare le allora -non
frequenti- assemblee che oggi
definiamo "civiche".

L'attuale aula consiliare,
dedicata a F.sco Di
Martino, e' infatti una
 sopraelevazione del
Palazzo Municipale
realizzata nel
Novecento.

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Sacrari, statue, lapidi, targhe, croci stazionali, pietre, dipinti murali, fontane, fari monumentali, colonne, cippi, are, lapidi, tempietti votivi, torri, campanili, campane, chiese, parchi e viali. E' la lunga e varia ed incompleta tipologia delle opere piu' o meno artistiche destinate alla memoria dei caduti della Prima guerra mondiale. 

Nel 1922 al lungo elenco, con legge furono aggiunti i Parchi della rimembranza. La pianta, simbolo della vita, vorrebbe rappresentare il soldato morto, che rinasce nell’albero; così  veniva insegnato alle scolaresche fino agli anni cinquanta del Novecento.

Lapide e parco sono presenti nell'assetto urbanistico di Contessa. Seppure non previsto da nessuna circolare ministeriale le lapidi  con i nomi dei caduti della Prima guerra mondiale sono state -non molto tempo addietro- allungate per aggiungervi i nomi dei militari caduti (e dei dispersi) nel corso della Seconda Guerra Mondiale.

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