Col nuovo anno che sta per arrivare cambieremo -lungo un processo temporale non ancora ben definito- taglio, contenuti e grafica del Blog. Tendenzialmente ci proponiamo di inserire i diversificati contenuti giornalieri sotto una quindicina di titoli, sempre gli stessi. L'iniziativa servirà a meglio catalogare i contenuti e a dare traccia del discorso culturale che ci proponiamo di portare avanti.
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La storia è ben nota: nel 313 l'imperatore Costantino concesse ai cristiani la libertà di culto; lo stesso imperatore spostò la capitale dell'Impero da Roma all'antica città di Bisanzio, sul Bosforo, che diventerà Costantinopoli.
La Chiesa -legalizzata, non più perseguitata- delle origini oltre che avviare l'elaborazione della Liturgia iniziò a costruire edifici destinati alle assemblee dei credenti. I primi edifici di culto non si differenziarono rispetto alle costruzioni dell'epoca, tuttavia il modello non fu individuato nel "tempio" dei pagani bensì nella "basilica", costruzione destinata alle assemblee pubbliche di tipo politico-cittadine. Altro modello ispiratore fu il "mausoleo", sepolcro monumentale.
Nella basilica non tutti gli spazi erano indistintamente destinati ai credenti di quegli anni. Essi venivano distinti in "catecumeni" che dovevano occupare il "quadriportico", uno spazio esterno, circondato sui quattro lati da portici. I fedeli potevano occupare le navate, le donne comunque dovevano stare nei matronei=tribune, una sorta di balcone o un loggiato all'interno dell'edificio. Il presbiterio (in fondo alla navata centrale e terminato dall'abside), era invece riservato al clero.
I nuovi edifici destinati al culto dei cristiani si ispirarono nei caratteri stilistici all'arte romana. Da questo orientamento si capiscono ancora oggi nelle nostre chiese le tante colonne, i capitelli e gli architravi, che frequentemente venivano prelevati dai classici edifici che andavano in rovina. I mosaici si distinguevano da quelli pagani semplicemente dai "soggetti religiosi".
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