venerdì 3 dicembre 2021

Censimento e spopolamento. Una panoramica sulla realta' storica-scolastica

Carte di censimenti e situazioni trascorse

 Quando si prova -nelle nostre abitazioni- a sistemare le raccolte di documenti, fogli, appunti risalenti ai decenni passati ci si imbatte nei ricordi non solo di tipo personale o familiare ma anche di tipo comunitario.

 Capita così di imbattersi su documenti che fotografano il livello "culturale", o meglio il livello di alfabetizzazione della popolazione siciliana e contessiota degli anni cinquanta del Novecento,  anni dell'immediato dopoguerra e magari -più precisamente- in un anno dominato ancora dal sistema di vita socio-economico latifondista, sistema che vigeva nella stragrande parte della Sicilia fino a metà degli anni '50, con Contessa Entellina in assoluto il comune con la più ampia percentuale territoriale  di latifondo.

  Era quello un periodo che in tutta l'Isola l'istruzione pubblica era -nella sostanza- un disastro. Gli iscritti alle scuole elementari negli anni '50 erano in tutta la Sicilia 426mila, con la media di 23 alunni per ciascuna classe (con doppi turni: mattina e pomeriggio). A Contessa però, nella foto della prima classe elementare maschile  dell'anno 1955,  c'erano 54 alunni, con insegnante Pasquale Caruso. Di questi arrivarono alla quinta classe solamente dodici ragazzi. Segno di quanto quegli anni fossero sotto il profilo sociale difficili e quanto l'evasione scolastica fosse una regola (tanti ragazzi venivano allora  destinati a lavori agricoli-pastorali, altri mandati dalle famiglie presso botteghe artigiane per acquisire, si diceva, un mestiere, ed altri ancora  distolti dalla formazione scolastica per seguire le famiglie che emigravano nel Nord Italia o in Germania).

 In quegli stessi anni fu istituita una Commissione di inchiesta parlamentare per capire il perché dei massicci abbandoni scolastici. Riportiamo qui un brevissimo stralcio sulle cause raccolte da quella Commissione: " ..la lontananza della scuola per chi vive in campagna, mancanza di indumenti e di scarpe, impossibilità di comprare i libri, impiego dei ragazzi in qualche lavoretto...".

 Per quanto riguarda Contessa, avvenne che nella seconda metà degli anni cinquanta del Novecento, sulle risultanze di quella Commissione parlamentare, fu disposta l'apertura di classi elementari anche a Piano Cavaliere e Borgo Roccella. E quando queste vennero meno (anni '60) il Comune con un proprio bus si adopero' per raccogliere i ragazzi e farli frequentare nell'edificio di via Palermo. 

 Ma quei rimedi durarono poco   ... in quanto sopraggiunse quasi contemporaneamente il fallimento della riforma agraria ed di contro subentro' il flusso migratorio in direzione della Germania e della Svizzera, flusso che continua e ci riporta fino ai nostri giorni. Giorni in cui -apprendiamo- che a Contessa Entellina esistono classi scolastiche elementari,  miste maschili e femminili, con appena sei alunni. Quasi un decimo di quella prima classe maschile del 1955 dove insegnava il maestro Pasquale Caruso.

 Conclusione: 

Se la Politica non interviene potrà capitare che -fra qualche tempo- i sei/sette ragazzi delle scuole di base, dovremo farli frequentare a Bisacquino. E non sarà un grande successo.

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