4) L'approccio:
Cosi lo storico inglese
John Julius Norwich su
"Breve Storia della Sicilia" Ed. Sellerio, 2020
"La Sicilia è la chiave di tutto", ha scritto Goethe. Innanzitutto è l'isola più grande del Mediterraneo. E si è rivelata nei secoli la più infelice. Ponte tra Europa e Africa, porta tra oriente e occidente, collegamento tra il mondo latino e il mondo greco, insieme roccaforte, camera di compensazione e punto di osservazione, è stata teatro di scontri e conquistata via via da tutte le grandi potenze che nei secoli si sono battute per affermare il proprio potere sul Mediterraneo. E' appartenuta a tutte le grandi potenze, sì, ma non è mai diventata parte di nessuna. La quantità e la varietà dei conquistatori da una parte ha impedito che si sviluppasse una forte identità nazionale, dall'altra ha dotato l'isola di un caleidoscopio psatrimonio di esperienza che non potrà mai permetterle di essere assorbita del tutto. Anche oggi, malgrado la bellezza del paesaggio, la fertilità dei campi, la perenne benedizione del clima, permane una sorta di cupezza, una minaccia, come un dolore di fondo di cui la povertà, la chiesa, la mafia e gli altri capri espiatori moderni sono le manifestazioni, ma certo non le cause. E' il dolore della lunga abitudine all'infelicità, delle occasioni perdute e delle promesse infrante; il dolore, forse, di una bella donna che è stata tradita troppe volte e ora non è più adatta all'amore o al matrimonio. ....
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