sabato 11 settembre 2021

Democrazia e dittatura. Quell'11 settembre in Cile

 L'11 settembre non è solamente l'anniversario dell'attacco talebano alle torri gemelle di New York. L'attacco vile e terroristico di bande talebane che è costato oltre tremila morti. È anche l'anniversario del colpo di stato in Cile, uno dei pochi (fino ad allora) paesi democratici del Sud America,  organizzato dai militari capeggiati dal generale Pinochet. E purtroppo, bisogna ricordarlo, quel colpo di stato fu sostenuto e stimolato dagli Stati Uniti. In quel colpo di stato militare -voluto dalla Casa Bianca- contro un governo legittimo e democratico  perse la vita il Capo dello Stato, il socialista, Salvatore Allende.

 In quell'occasione (11 Settembre 1973) gli Usa non intesero esportare la democrazia  come normalmente si è soliti leggere su certa stampa, ma si adoperarono per spegnere un sistema democratico, forse l'unico allora in Sud America,  per instaurare la dittatura criminale di Pinochet.  Quell'episodio mostra che non sempre la storia dell'Occidente purtroppo si presenta  lineare. Quella pagina di Storia ci insegna che la  democrazia e la libertà dei popoli non dipendono dai sistemi di alleanza fra stati, bensì dalle coscienze e consapevolezze dei cittadini di ciascun paese e dalle responsabilità dei governi che spesso si scordano gli ideali per privilegiare gli interessi economici. 

Quella pagina nera insegna ancora che quando una dittatura si insedia non è poi  facile liberarsene. A distanza di tanti anni dal golpe il Cile non ha ancora ritrovato l'equilibrio democratico di cui gli Usa si resero corresponsabili per abbatterlo.



 

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