domenica 5 settembre 2021

Alle radici del Cristianesimo

 Nelle chiese di tradizione cattolico-bizantina in questa  domenica di Settembre viene proclamato il brano del Vangelo di Matteo 22, 35-46


35 E uno di loro, dottore della legge, gli domandò, per metterlo alla prova: 36 «Maestro, qual è, nella legge, il gran comandamento?» 37 Gesù gli disse: «"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente"38 Questo è il grande e il primo comandamento. 39 Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso"40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti».                                                  

Gesù interroga i farise41 Essendo i farisei riuniti, Gesù li interrogò, 42 dicendo: «Che cosa pensate del Cristo? Di chi è figlio?» Essi gli risposero: «Di Davide». 43 Ed egli a loro: «Come mai dunque Davide, ispirato dallo Spirito, lo chiama Signore, dicendo:

44 "Il SIGNORE ha detto al mio Signore: 'Siedi alla mia destra finché io abbia messo i tuoi nemici sotto i tuoi piedi'"? 45 Se dunque Davide lo chiama Signore, come può essere suo figlio?» 46 E nessuno poteva replicargli parola; da quel giorno nessuno ardì più interrogarlo.

Che vi pare del Cristo? di chi è figlio?
Pare che alla provocazione debba rispondersi che nella carne è figlio della discendenza di Davide, nello spirito è figlio di Dio. Non tuttavia un uomo straordinario se rivela un Dio che mai nessuno ha visto. Per la Chiesa è nato per opera dello Spirito Santo, quindi vero uomo e vero Dio. Da Crocifisso, proprio da lì, Egli chiarisce e mostra chi è Dio.

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Da uno dei tantissimi libri di Sergio Zavoli, in cui l'autore è in dialogo con Piero Coda (presbitero, teologo e accademico), estrapoliamo la seguente domanda/risposta.
Sergio Zavoli
giornalista, scrittore, politico
e conduttore televisivo 

Zavoli: L'Universo esiste da quindici miliardi di anni; l'uomo da molto meno di un milione. Dio è già stato senza di noi, e noi siamo già stati senza di lui. Perchè l'ingresso di Cristo nella nostra vita ritarda tanto? Perchè egli lascia l'umanità per tanto tempo nella solitudine?

 CodaDio non ha mai concepito la solitudine, perchè è comunione. E' la grande novità del volto del Dio cristiano anche se, in  qualche modo è già stata intuita. Ricordo una domanda lancinante di Chiara Lubich che mi colpì molto quando l'ascoltai: "Anche essere Dio, ma essere soli, sarebbe l'inferno". Penso sia proprio così. Il Dio cristiano, come ce lo rivela Cristo,  non è solitudine, è amore. Ed è amore sempre, non soltanto perchè è Padre, Figlio e Spirito Santo -metafore usate per esprimere la realtà di tre distinte Persone che sono uno in Dio-  ma perchè, da sempre, in questo essere amore che è Dio è presente anche la creatura: presente, perchè pensata e voluta da lui. Lei ha ragione nel sottolineare che la creatura sarebbe tutt'uno con la solitudine se non incontrasse Dio, ma non solamente Dio: muovendosi all'interno della comunione con lui, essa è chiamata a sperimentare anche la comunione con le altre creature. Nel disegno che tesse la realtà creata, è inscritta la chiamata alla comunione che traduce, a livello storico, quella trama che è la vita stessa di Dio.

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