martedì 20 luglio 2021

Anniversari. In venti anni dal G8 di Genova la buona vivibilità sul pianeta è penetrata nella coscienza di tanti

 In queste ore i media italiani e non rievocano i fatti del G8 di Genova svoltisi nel 2001. 

Le ricostruzioni qui riportate sono stralciate dalla rivista "Internazionale". 

Cos'è stato quel il G8 ?

Si è trattato di un annuale incontro informale (non quindi una Istituzione) che vide riuniti i capi di stato e di governo delle maggiori democrazie industriali (Canada, Francia, Gran Bretagna, Germania, Giappone, Italia, Russia e Stati Uniti) in accordo con l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) col Fondo Monetario Internazionale (FMI), con Banca Mondiale (BM) e l’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO).

Le riunioni sotto l'egida dei G6, G7, G8 (a secondo del tempo) cominciarono negli anni ’70 al fine di trovare nuove forme di coordinamento fra i paesi sulle politiche monetarie. I sei paesi del primo summit nel 1975 diventarono sette e poi dal 1998 G8.  Il summit del 2001 si tenne a Genova dal 20 al 22 Luglio.

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Cosa accadde a Genova?

  • Il 21 luglio 2001 si era chiuso il G8 di Genova: tre giorni di manifestazioni e scontri tra polizia e manifestanti in cui era morto un ragazzo, Carlo Giuliani, e circa mille persone erano rimaste ferite. Molti manifestanti erano già tornati a casa. Altri, soprattutto gli stranieri, si erano fermati a dormire a Genova.
  • Gli incontri fra le otto delegazioni erano avvenuti dentro due edifici del complesso scolastico Armando Diaz: la Giovanni Pascoli e la Sandro Pertini.  Alla Diaz-Pascoli era stata allestita una struttura di supporto che ospitava servizi legali e sanitari. Alla Diaz-Pertini era stato allestito un ambiente per accogliere i manifestanti ed i contestatori arrivati da più parti. La sera del 21 luglio la polizia fece un blitz nella scuola effettuando una perquisizione, priva del mandato di un magistrato. Poco prima di mezzanotte, circa 300 poliziotti circondarono la scuola.
  • Gli agenti in assetto antisommossa spinsero le persone ad abbandonare il cortile e a  rifugiarsi negli edifici, chiudendo il cancello e il portone. A mezzanotte il portone venne forzato dagli agenti che fecero irruzione. Si imbatterono in un gruppo di dieci spagnoli costretti a mettersi in ginocchio con le mani alzate. Altre 12 persone nella palestra furono picchiate. Molte altre dormivano nei sacchi a pelo. Altre 38 persone -al primo piano- aspettavano con le mani alzate e furono fatte mettere a terra e picchiate. Al secondo piano c'erano 15 persone e si videro aggredite da poliziotti in borghese. Al terzo piano i poliziotti non trovarono nessuno e danneggiarono le classi. Al quarto piano otto persone, sentendo le urla e i rumori del pestaggio, si nascosero nelle aule e nei bagni, ma vennero raggiunte da decine di poliziotti.
  • Alla fine la polizia arrestò 93 persone che erano dentro la scuola Pertini. Ventotto persone furono ricoverate nei vari ospedali della città. La maggior parte di loro fu portata alla caserma di Bolzaneto insieme agli altri 65 arrestati. Qui, secondo Amnesty International, ci sono state gravi violazioni dei diritti umani per le quali c’è stata “una vergognosa mancanza di assunzione di responsabilità”.
  • Solo sette persone su 93 non hanno riportato lesioni. I feriti furono circa 60, cinque in pericolo di vita e molti con fratture multiple.
  • Per quei fatti "La Corte di Strasburgo ha condannato l’Italia per tortura". Secondo i giudici, è stato violato l’articolo 3 della convenzione europea dei diritti umani sul “divieto di tortura e di trattamenti disumani o degradanti
Perchè c'erano state manifestazioni e disordini a quell'incontro del G8 ?

Le decisioni che arrivano dagli incontri G8 hanno sempre fortissime ricadute sulla vita dei cittadini che  sono totalmente ignari dei meccanismi con cui vengono attuate, delle istituzioni preposte a renderle operanti e delle conseguenze sociali ed ambientali che queste indicazioni hanno.

Gli accordi che derivano dagli incontri dei G8 (e non solo quelle) influiscono sulla vita delle popolazioni dell'intero pianeta, sul commercio internazionale e anche sul cibo che arriverà sulle nostre tavole. 

Le conseguenze sull’ambiente dovuti ai ricorrenti mancati accordi sulla riduzione dei gas serra vengono subiti dai popoli in relazione agli improvvisi mutamenti climatici che causano inondazioni, uragani e devastazioni ambientali. Su questi temi in tempi più vicini a noi stanno prendendo piena coscienza tutti i governi, soprattutto quelli democratici. Lo stesso Recovery Plan è in gran parte concepito per avere un mondo "vivibile".

I problemi della fame e del sottosviluppo, che spesso causano forti migrazioni dal Sud al Nord del mondo, rimarranno tali finché i grandi della terra riuniti nei G8 non si decideranno a contrastarli in modo efficace con politiche di drastica riduzione del debito estero che permettano di migliorare le condizioni di vita di quelle popolazioni.

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