giovedì 8 aprile 2021

Parole e Autori, in breve.

 Dittatura

Se la Costituzione di uno Stato è democratica, può essere definita come dittatura ogni sospensione eccezionale dei principi democratici, ogni esercizio del potere statale che prescinda dal consenso della maggioranza dei cittadini. Se questo esercizio democratico del potere assurge a ideale politico valido in generale, è dittatura allora ogni Stato che non rispetti tali principi democratici. Se poi viene assunto come norma il principio liberale dei diritti inalienabili dell'uomo e della libertà, rientrerà nella categoria di "dittatura"  qualsiasi violazione di tali diritti, fosse pure con il consenso della maggioranza. In tale senso dittatura può significare una eccezione rispetto a principi democratici o liberali, non necessariamente rispetto ad entrambi. Viene perciò chiamato dittatura lo stato d'assedio perchè comporta la sospensione di prescrizioni positive della Costituzione, se ci poniamo in un'ottica  rivoluzionaria, il termine dittatura può essere applicato all'ordine esistente nel suo complesso, operando così una trasposizione del concetto di terreno del diritto pubblico a quello politico.

Carl Schmitt

giurista, filosofo politico e politologo

1888-1985


L'Italia fornisce armamenti
al regime egiziano
VITTIME DI DITTATURE

Patrick George Michel Zaky Soleyman, studente egiziano di 27 anni dell’università di Bologna arrestato il 7 febbraio 2020 dopo essere tornato nel suo paese per visitare i parenti è stato sottoposto ad un fermo che di 45 giorni in 45 giorni è da oltre un anno agli arresti su disposizione dalla Procura e del Tribunale del Cairo.

Giulio Regeni, studente italiano che conduceva studi sociologici in Egitto  fu catturato e torturato a morte dalla National Security di quel paese dal 25 gennaio al 3 febbraio 2016, il suo corpo senza vita fu ritrovato  in un fosso lungo la strada del deserto Cairo-Alessandria. Gli inquirenti italiani che hanno condotto l'inchiesta, accusano un generale, due colonnelli e un maggiore dell'intelligence egiziana per la morte del giovane ricercatore.

Come funzionò il regime dittatoriale fascista in Italia?

All'iniziò fu eliminato fisicamente l'avversario più temibile del regime: il socialista Giacomo Matteotti. Quindi si passò alla stretta finale in rapida successione: a) varo delle leggi che instaurarono la dittatura e conseguente liquidazione dello stato liberale; b) Giovanni Gentile  redasse il manifesto degli interllettuali fascisti; c) Benedetto Croce di contro redasse il manifesto degli intellettuali antifascisti; d) seguì un periodo di terrore ad opera delle squadre fasciste; e) furono instaurati controlli di polizia su tutte le associazioni; f) fu modificato lo Statuto albertino ed esautorato il Parlamento; g) alle organizzazioni sindacali di ispirazione socialista fu vietata ogni attività;  h) furono riordinati i comuni e ai sindaci eletti subentrarono i podestà nominati; i) sciolti tutti i partiti tranne quello fascista; l) per gli oppositori -quando non toccò loro lo stesso destino di Matteotti- fu istituito il "confino"; m) fu creato il Tribunale speciale per la difesa dello stato fascista ed istituita Ovra, la polizia politica.

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Il 3 gennaio 1925 Mussolini tenne il discorso con cui liquidò lo Stato liberale.

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