domenica 28 marzo 2021

Alle radici del Cristianesimo

 Domenica delle Palme nelle icone del rito bizantino

Per cambiare i presupposti interpretativi dei testi bibblici da parte degli ebrei, Gesù entra a Gerusalemme su un asinello, a voler dire «Guarda il tuo re che viene, giusto, vittorioso, umile, cavalcando un asino». 

Nulla a che fare quindi con cavallerie e schiere di militari e sudditi al seguito.

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Una domanda rivolta all'Arcivescovo Vincenzo Paglia,  consigliere spirituale della Comunità di Sant'Egidio e presidente della Federazione Biblica cattolica internazionale, dal giornalista e scrittore Saverio Gaeta.

Domanda:

..a leggere gli Atti degli Apostoli, si scopre che alcuni discepoli interrogati da San Paolo gli risposero. "Non abbiamo nemmeno sentito dire che ci sia uno Spirito Santo". Duemila anni dopo, non sembra che fra i cattolici si sia andati molto avanti nella conoscenza della terza persona della divina Trinità. Quale identità dello Spirito Santo può renderlo più comprensibile?

Risposta:

  In effetti non sono molti i cristiani che sanno parlare di lui, e meno ancora quelli che ne fanno esperienza. Invece già nella prima pagina della Bibbia si parla dello spirito di Dio che aleggiava sulle acque (cfr. Genesi 1,2). E anche i Vangeli si aprono con l'azione dello Spirito Santo. L'angelo Gabriele, infatti, dice a Maria titubante per le parole ascoltate: "Lo Spirito Santo scenderà su di te" (Luca 1,35). E sarà lo Spirito a scendere sotto forma di colomba su Gesù mentre riceve il battesimo. Gesù stesso ne parla ai discepoli: a Nicodemo spiega che "il vento soffia dove vuole e ne senti la voce, ma non sai di dove viene e dove va: così è di chiunque è nato dallo Spirito (Giovanni 3,8). E, prima di morire, promise agli apostoli che avrebbe mandato su di loro lo Spirito come consolatore, che li avrebbe guidati "alla verità tutta intera" (Giovanni 16,13).

  E' la Pentecoste però che mostra in modo esemplare l'azione dello Spirito nella comunità cristiansa. In quel giorno, infatti,  inizia il cammino della Chiesa nella storia, guidata, appunto, dallo Spirito. Si legge negli Atti degli Apostoli che un vento impetuoso scosse  la casa dove si trovavano i discepoli e lingue come di fuoco scesero su ciascuno di loro riempendoli di nuova energia. Gli Undici infatti spalancarono subito le porte e iniziarono a comunicare il Vangelo a tutti i popoli presenti davanti alla casa. Lo Spirito da quel momento, se così possiamo dire, prese la guida della Chiesa, tanto che alcuni giungono ad affermare che il tempo della Chiesa è il tempo dello Spirito. E non c'è dubbio che, attraverso i sacramenti,  l'ascolto della Parola di Dio e la vita fraterna, i discepoli di Gesù sono guidati dallo Spirito perchè collaborano con Dio per l'instaurazione del suo Regno. Tuttavia lo Spirito soffia dove vuole, anche fuori dai confini visibili della Chiesa, ed è bene che i credenti sappiano riconoscerlo. Egli opera ovunque c'è una cosa buona e bella, ovunque si opera per la pace e la giustizia, ovunque ci si impegna per l'amore e la solidarietà. C'é come una "simpatia" spirituale tra i credenti e gli uomini di buona volontà: lo Spirito li fa riconoscere, li fa incontrare, li rende alleati per il Regno di Dio.

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