martedì 9 febbraio 2021

Contessa Entellina e Territorio. Cosa c'è da valorizzare (13)

 Capita che di tanto in tanto qualcuno scriva sulla e-mail del Blog per chiedere se si possa visitare una determinata località del territorio di Contessa, partecipare ad un evento, visitare un bene artistico di un certo autore.

E' capitato di dover dire -da mesi- che  non è visitabile l'Antiquarium Giuseppe Nenci, ed è capitato pure di dover ammettere di non conoscere l'autore o gli artisti di alcune opere statuarie o pittoriche situate nelle chiese locali, e ancora di non sapere se esistono cataloghi aggiornati sui beni culturali che insistono sul territorio.

 In giorni recenti è stato chiesto se sia possibile visitare la statua, la scultura,  di Vincenzo Genovese che -è stato riferito- è un personaggio di importante levatura artistica. La risposta è stata di non sapere se esista nelle nostre chiese un opera del Genovese. Si è dovuto confessare addirittura di non sapere che sia esistito un artista dal cognome Genovese. Un artista, appreso dopo, vissuto nella Sicilia orientale e un'opera del quale si troverebbe in una chiesa di Contessa.

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Ho voluto ricordare le superiori circostanze -sicuramente occasionali- perchè mi pare, salva la possibilità di sbagliare, che da noi, nelle nostre famiglie e all'interno della comunità locale, c'è la tendenza a pensare che il lavoro, l'impegno civico, l'entusiasmo nel sentirsi realizzati scaturiscano solamente dall'impiego pubblico, dalle rimesse degli emigrati, dal perseguire una meta politica o da altri -pochi- sbocchi tipicamente apprezzati nel modo di vivere alla siciliana. 

A Contessa, -salva la lodevole opera dell'Associazione "Vivere Slow"- pochi conosciamo la reale ricchezza storica e archeologica ed il patrimonio artistico-culturale-ambientale del territorio. Una frazione di popolazione è -giustamente e ammirevolmente- attaccata alle tradizioni religiose ma questa stessa fascia di popolazione frequentemente non conosce, non sa se nelle nostre Chiese insistono beni che entro la ovvia sfera religiosa contengono anche significative rilevanze di natura artistiche.

Sicuramente tutti sappiamo chi è stato a scolpire -e quando è avvenuto- la statua della Madonna della Favara e la relativa Vara; merito dell'amico Calogero Raviotta e delle sue innumerevoli dispense e raccolte. Ma, -da quanto ho appreso da una relativamente recente e-mail pervenuta al Blog-, probabilmente pochi sanno  che esiste pure una statua che reca la firma dello scultore Vincenzo Genovese, la cui memoria (pare) sia andata sommersa e dimenticata sul piano della consapevolezza culturale  nonostante avremmo -a Contessa- una sua opera. Da questa constatazione ci proponiamo di pubblicare  una serie di testi che mirino a focalizzare  alcune figure e realtà associative che localmente si adoperano per la valorizzazione del territorio e delle espressioni artistico-culturale dello stesso.

Riteniamo doveroso valorizzare quel piccolo nucleo di artisti locali che stanno provando a vitalizzare nel nostro centro abitato piccole botteghe locali (da Nicetta Cusumano, a Vincenzo Bruno a Carmelo Giallo ed altri ancora...), come è altrettanto doveroso valorizzare e far crescere anche attraverso le adesioni di sostegno l'Associazione "Vivere Slow" ed il gruppo degli animatori che affiancano Nino Montalbano. Essi da anni si adoperano per far conoscere sia ciò che è apprezzabile all'interno del centro abitato che tutto ciò che sta all'esterno, sull'intero territorio e nel contesto ambientale.

Meritoria è stata ultimamente in ambito culturale pure l'iniziativa sviluppata dal Centro Culturale locale di cui è stata finora appassionata animatrice Anna Fucarino. Il Centro confida nella fine della pandemia per riprendere la prioritaria funzione di incontri e di dibattiti, e/o di altre iniziative formative.

Per quanto riguarda il Blog, nell'immediato esso proverà a scovare la segnalata opera del Genovese e quelle dei tanti altri autori, pure presenti nelle nostre chiese. Vorremmo evitare di rispondere a chi ancora dovesse chiedere informazioni di non sapere se esistono o meno nelle nostre chiese opere di un certo e determinato artista.

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