martedì 8 dicembre 2020

Approcci alla Fede. Colei che genera Dio in Occidente è l'Immacolata

 La Chiesa delle Origini
Nella Chiesa di tradizione bizantina la fede viene espressa principalmente attraverso inni sacri, vere e proprie poesie mariane, e soprattutto nell’iconografia. La Madonna è formulata con il termine di "Theotokos", cioè Colei che genera Dio, come voluto il 22 giugno del 431 dal concilio di Efeso.

  Maria, secondo Nestorio si sarebbe dovuto chiamare con il titolo di Madre di Cristo (Christotokos). Il concilio di Efeso stabilì però che Maria era effettivamente la Madre di Dio poiché Cristo era Dio. Maria è quindi spesso raffigurata con alcune lettere greche (MP ΘY) sopra il capo: vogliono indicare appunto Madre di Dio.
Questo importante ruolo di Maria è comunicato ai credenti da  gran parte dell’iconografia che la vede con in braccio il bambino Gesù.
 La Chiesa di tradizione bizantina crede nella perpetua verginità di Maria e ciò è confermato dall’aggettivo "aeiparthenos" (semprevergine appunto)  e dalle tre stelle che vengono poste nelle icone sulla fronte e sulle spalle della Madonna a simboleggiare la verginità prima, durante e dopo il parto.
 
Il più noto inno bizantino a Maria è l’Akàthistos che deve il suo nome al fatto che si ascolta e si recita in piedi, come il Vangelo. Si tratta  di un inno mariano dell’antichità e di ogni tempo, titenuto un momumento letterario di primissimo valore e di notevole importanza ecclesiale. Nel rito bizantino ha un posto di privilegio: gode infatti di una sua propria festa liturgica, il 5° sabato di quaresima, detto appunto "sabato dell’Akáthistos"; anzi viene celebrato parzialmente anche nei precedenti quattro sabati di quaresima o la sera del venerdì.
L’inno venne composto tra la fine del V secolo e l’inizio del VI da un autore ignoto e celebra, in 24 stanze, Maria in chiave cristologica ed ecclesiale.
Oltre che con i titoli di Theotokos e di Aeiparthenos Maria viene definita in altri tre modi: la Donna più santa e glorificata, Immacolata (achrantos  in lingua greca) e Panagia (cioè Tutta-santa). 

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