giovedì 3 settembre 2020

Una riflessione la settimana: Dire e scrivere sempre quello che c'è da dire e da scrivere, a costo di apparire sgradevoli

 "Scrivere per un pubblico è sempre un atto di presunzione. Bisogna almeno concedersi la decenza di rifugire dall'infingimento, dalle false modestie, dagli ammiccamenti, dalle accondiscendenze. Prendersene le responsabilità e dire quello che c'è da dire, se necessario essere distanti, sgradevoli, persino elitari, essere contradittori perche' il pensiero coerente è un pensiero sterile.

La verità ha sempre un'altra faccia, talvolta identica a quella della menzogna".

La frase sopra riportata è  di un giornalista che è stato a La Stampa di Torino e adesso dirige Huffington Post, Mattia Feltri.

Il messaggio ci sembra di capire che sia: chi scrive, anche sui mezzi di diffusione popolari, da facebook a quanto altro, deve più che accondiscendere (con i like) puntare a rivelare, a far vedere ciò che altri non vedono, o persino fingono di non vedere. Bisogna essere sempre aderenti al vero e sapersi correggere quando il vero spunta da altre posizioni.

Quante sono le menzogne che vengono rivestite di verità?





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