sabato 26 settembre 2020

26 Settembre

 26 Settembre 2006 

Il Vaticano scomunica l’arcivescovo Mons. Emmanuel Milingo insieme ai quattro vescovi da lui ordinati, in quanto sposati.

Mons. Milingo, arcivescovo emerito di Lusaka, era divenuto famoso per le sue liturgie di guarigione. Nel 2001 egli si era sposato con Maria Sung, una donna coreana, varando insieme a lei una collaborazione con la setta di Moon per la diffusione in Africa di una pseudo-religione con clero sposato. Giovanni Paolo II aveva con pazienza cercato tutti i modi per ricondurlo nell'alveo della Chiesa, riuscendovi solo per poco tempo. Dopo un periodo di silenzio, mons. Milingo era riapparso da poco negli Stati Uniti.

Questo il testo integrale della nota vaticana: 

«La Santa Sede ha seguito con viva apprensione l'attività posta in essere recentemente da Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Emmanuel Milingo, Arcivescovo emerito di Lusaka, con una nuova Associazione di sacerdoti coniugati, seminando divisione e sconcerto fra i fedeli. Esponenti a vario livello della Chiesa hanno invano cercato di contattare l'Arcivescovo Milingo, per dissuaderlo dal proseguire in azioni che provocano scandalo, soprattutto nei riguardi dei fedeli che hanno seguito il suo ministero pastorale a favore dei poveri e dei malati. Tenuto conto della comprensione manifestata, anche di recente, dal Successore di Pietro verso questo anziano Pastore della Chiesa, la Santa Sede ha atteso con vigilante pazienza l'evolversi degli eventi, i quali, purtroppo, hanno condotto l'Arcivescovo Milingo a una condizione di irregolarità e di progressiva aperta rottura della comunione con la Chiesa, prima con l'attentato matrimonio e poi con l'ordinazione di quattro vescovi domenica 24 settembre a Washington D.C. 

Per questo atto pubblico sia l'Arcivescovo Milingo che i quattro ordinati sono incorsi nella scomunica latae sententiae, prevista dal canone 1382 del Codice di Diritto Canonico. Inoltre la Chiesa non riconosce e non intende riconoscere nel futuro tali ordinazioni e tutte le ordinazioni da esse derivate, e ritiene che lo stato canonico dei quattro presunti vescovi sia quello in cui si trovavano prima dell'ordinazione. La Sede Apostolica, sollecita come è dell'unità e della pace del gregge di Cristo, aveva sperato nell'azione fraterna di persone vicine all'Arcivescovo Milingo, per un suo ripensamento e per un suo ritorno alla piena comunione con il Papa. Purtroppo gli ultimi sviluppi hanno allontanato tali speranze. In momenti di sofferenza ecclesiale come questo, si intensifichi la preghiera di tutta la comunità dei fedeli.


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