lunedì 10 agosto 2020

Estate contessiota. Eventi, costumi, tradizioni, ricette tipiche, abitudini, riflessioni e ... carenza di futuro (5)

dobbiamo rivedere le nostre abitudini.

 Coronavirus

Il coronavirus è entrato nella vita, nel nostro modo di vivere di questo 2020. Ci dicono che si tratta di epidemia causata da virus che passano dagli animali (pipistrelli, serpenti, zecche, babbuini etc.) all'essere umano secondo una modalità nota come spillover.

Secondo il divulgatore scientifico David Quammen l'uomo ha qualche responsabilità nel diffondersi della pandemia: 

Gli animali selvatici convivono con i virus; certe specie ne hanno alcuni di cui non sappiamo molto. Detto ciò, l'umanità deve prendersi buona parte della responsabilità: se disturbiamo gli animali – tagliando alberi, maltrattando l’ambiente o costruendo di continuo – veniamo più facilmente in contatto con loro, e diamo al virus l’opportunità di fare l’ormai noto ‘salto di specie”. 

Sicilia

L'andamento dei contagi è piuttosto stabile, con un aumento di circa 30 casi al giorno che vengono scoperti dai test effettuati dal sistema sanitario regionale.

Sono 29 i nuovi casi di ieri (8 riguardano migranti), su circa 1.300 tamponi effettuati. Considerando i 6 guariti, il totale degli attuali malati è 420, 5 dei quali ricoverati in terapia intensiva 5 (+1).

Il  governatore Musumeci ha firmato l'ennesima ordinanza regionale con cui prevede regole più stingenti per 

--discoteche, 

--locali ed attività al chiuso 

imponendo lo stop a spettacoli ed eventi di ogni tipo al coperto e annunciando controlli a tappeto per individuare i trasgressori. 

In generale ci saranno ingressi limitati negli esercizi pubblici e accurati controlli per tutto il periodo di Ferragosto.

Contessa Entellina

"meghiu di nenti" ....

Qui, da noi, il distanziamento non dipende dalla volontà che tutti dovremmo imporci. No, da noi viviamo tutti distanziati per la semplice ragione che Contessa Entellina è un paese disabitato. 

Non c'è gente per le strade e/o nelle piazze ed infatti danno la sensazione del parlare al vento gli ipotetici (e per la verità scarsi) appelli a rispettare distanziamenti etc. etc.

Ad essere più precisi, di tanto in tanto nelle serate di questi giorni agostani si è sentita un pò di musica che arriva dalla parte bassa del paese. (E' probabile che i pochi ragazzi studenti e/o tenaci resistenti contro l'emigrazione, ascoltino e partecipino all'elevazione dello spirito in attesa che pure loro decidano, in carenza di futuro, di lasciare il paese). 

Il nostro è pessimismo ?

No, è la constastazione che non esiste nessun progetto di sviluppo e di occupazione per domani e per dopodomani. 

Ci sembra di capire che qui da noi ci accontentiamo di imitare (alla lontana) ciò che Sambuca o Santa Margherita fanno. In genere le imitazioni, dico ad un interlocutore, sono prive di anima.

L'interlocutore mi ha risposto "meghiu di nenti".

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Intanto in questo pomeriggio del 10 Agosto finalmente, a Contessa, assaporiamo un poco di freschetto, grazie ad un piccolo acquazone.

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Rispolverare un 
antico ricettario locale di
Contessa Entellina, che però rispecchia
usi -riteniamo- dell'intera Sicilia
(primi anni del Novecento)

Caponata di melenzane 

Ingredienti per 6 persone:
4 melenzane nere
1 cuore di sedano con le foglie
100 gr. di olive verdi snocciolate
1 cucchiaio di capperi
1 cucchiaio di pinoli
olio extravergine di olive locali
1 tazza di salsa di pomodoro
1/2 bicchiere di aceto
1/2 cucchiaio di zucchero
1 rametto di basilico
100 gr. di mandorle pelate
1 cipolla
1/2 cucchiaio di uvetta (facoltativo)
sale, pepe

-Lavare le melenzane e tagliarle a dadi; lasciarle, quindi,  per un'ora in un colapasta, cosparse di sale, a perdere l'acqua di vegetazione.
-Sciaquare e asciugare con cura e friggere in abbondante olio caldo.
-Quando saranno dorate, sgocccciolatele e porle su carta da cucina.
-Soffrigere il sedano a pezzetti in padella con 5 cucchiai d'olio e la cipolla affettata; aggiungere quindi la salsa di pomodoro, le foglie di basilico, le olive, i capperi, i pinoli e, se si vuole, l'uvetta fatta rinvenire in acqua tiepida e strizzata;
-Salare, pepare, aggiungere l'aceto e lo zucchero, mescolare e lasciare parzialmente evaporare.
-Unire le melenzare al sugo, rigirare brevemente e spegnere (allontanare dal) fuoco.
-Servire la caponata fredda, csparsa di mandorle tostate e tritate.

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