sabato 8 agosto 2020

Contessa Entellina e Territorio. Flash su Santa Maria del Bosco

 L'Abbazia di Santa Maria del Bosco di Calatamauro

ANTONINO G. MARCHESE

Provincia Regionale di Palermo

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XIII secolo

   Alcuni eremiti si riuniscono nel luogo in cui sorgerò il monastero (G. Lanza Tomasi, 1968, p. 18).

XIV secolo

  Un monastero con Chiesa è già efficiente (G. Lanza Tomasi, 1968, p. 18).

1309

  Consacrazione della chiesa ubicata nella zona antistante il vestibolo dell'attuale fabbrica  (A. Schirò, 1894, p. 46; F. Migliore, O. Terrana 1997, p. 24);

   il vescovo di Agrigento Bertoldo erige a basilica  la chiesa del bosco di Calatamauro, trasportandovi le reliquie dei santi Gregorio e Gerlando N. Arcadipane, S. Balletta, L. Miceli, 1991, p. 11).

1318

Gli eremiti del bosco di Calatamauro vengono denunciati dal generale dei Minori al vescono di Agrigento perchè indossano "l'abito dei fraticelli"; processati e invitati ad adottare una regola scelgono quella di S. Benedetto (N. Arcadipane. S. Balletta. L. Miceli, 1991, pp. 12-12).

1359-'92

  I possedimenti del monastero vengono ampiamente asccresciuti da numerosi donativi del re Federico, di funzionari regi e di diversi privati (N. Arcadipane, S. Balletta, L Mioceli, 1991, pp 12-13).

1393

  Il priore frate Benedetto ottiene da re Martino la conferma dei privilegi emessi da Federico IV (N. Arcadipane, S. Balletta, L. Miceli, 1991, p. 14).

1400

  Il priore frate Benedetto, recatosi a Roma in occasione del Giubileo, ottiene da Papa Bonifacio che il monastero di Santa Maria del Bosco non ricada più nella giurisdizione vescovile, ma dipenda direttamente dalla Santa Sede, per intercessione di Eleonora d'Aragona viene accettata la bolla di Bonifacio IX, circa l'erezione del Monastero ad Abbazia, inizialmente osteggiata da re Martino (G. Lanza Tomasi, 1968; S. Cucinotta, 1986, p. 316; N. Arcadipane, S. Balletta, L. Miceli, 1991. p. 14).

(segue)

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RIFLESSIONE DEL BLOG

Perchè Re Martino si oppone a che il Monastero venisse elevato ad Abbazia ?

Risposta: 

Il Re si oppone perchè in Sicilia, in forza della LEGATIO APOSTOLICA (bolla di Urbano II del 1098) tutta la materia ecclesiastica dell’isola passò alla sua competenza esclusiva. 

I re aragonesi e gli Spagnoli giunsero a sostenere che nessun atto della Santa Sede potesse avere vigore senza essere munito delle lettere esecutorie del viceré; nel 1579 Filippo II, con l’istituzione del giudice della monarchia sicula, abolì ogni diritto di appellarsi a Roma contro le decisioni dei tribunali ecclesiastici del Regno. Si intese ribadire che la materia religiosa era di esclusiva competenza dei regnanti dell'Isola

Il Tribunale della regia monarchia e apostolica delegazione, fu soppresso da Pio IX nel 1864. In realtà esso cessò di funzionare soltanto nel 1871, quando fu abolito dallo Stato italiano.

Perchè lo Stato Italiano unitario rinunciò a detto potere ?

Risposta:

Rinunciò perchè le basi giuridiche e culturali dello Stato unitario dal 1860 erano divenute laico-liberali (anche un poco massoniche) e i nuovi governanti non vollero occuparsi -per loro cultura laica- di problematiche religiose.

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