sabato 15 agosto 2020

15 Agosto

 15 Agosto 1892

Si costituisce a Genova il Partito Socialista Italiano, come «Partito dei Lavoratori Italiani», che assumerà l'anno seguente la denominazione appunto di «Partito Socialista Italiano». Costituito dalla fusione dei vari circoli socialisti e operai organizzati su scala locale, il PSI manifestò sin dal suo congresso costitutivo una scarsa coesione interna (da qui la sua anima libertaria), data la presenza al suo interno di correnti sia riformiste sia rivoluzionarie.

Quella del PSI è una storia che coincide e s'intreccia con quella quasi complessiva dell'Italia. Si tratta di una storia di idee, di lotte esterne per riformare il paese ma anche di lotte interne fra le varie anime del partito, di avanzamenti e di grandi sconfitte.

fasci siciliani, detti anche fasci siciliani dei lavoratori,
furono un movimento di massa di ispirazione 
libertaria
democratica e socialista spontaneista sviluppatosi in 
Sicilia dal 1889 al 1894 e diffusosi fra operai urbani,
braccianti agricoli, minatori etc.

 
Fu disperso solo dopo un duro intervento militare
durante il 
governo Crispi, avallato dal re Umberto I.

A Contessa il movimento dei fasci fu molto
vigoroso ed ebbe il sostegno e la guida del
dirigente socialista di Corleone Bernardino Verro.
Dopo le misure repressive di Crispi gran parte
dei centoquaranta ufficialmente iscritti
e le loro famiglie dovettero fuggire dal paese
e con mille accorgimenti e difficolta',
tutti emigrarono a New Orleans per sottrarsi
alla repressione. Alcuni ragazzi minorenni
furono affidati dai genitori al Parroco Genovese che provvide
a collocarli in vari Istituti di assistenza e nel
Seminario di Monreale.
Il Parroco aveva seguito il Movimento con interesse
e pure  con fiduciosa partecipazione e
se non subì ripercussioni fu
grazie al ruolo religioso, al prestigio di
Scrittore/poeta e alle ampie relazioni che
intratteneva con piu' parlamentari dell'area progressista.

Si trattò allora di una fuga di massa dal paese, di alcune centinaia di persone
da Contessa Entellina.

Se il ferragosto del 1892 è una data che si vuole ufficiale della costituzione di quello che sarà il primo partito ufficialmente costituito con proiezione nazionale, in realtà sin dal compimento dell'unità nazionale sorse, o addirittura fu richiamata sin dall'alba del Risorgimento, contemporaneamente la "questione sociale". 
Già Carlo Pisacane si era impegnato a coinvolgere le classi allora "derelitte" nell'opera di conquista dell'indipendenza e dell'unità del Paese, identificandole col progetto di riscatto sociale.

Nei primordi dell'idea socialista e contestualmente del Risorgimento sta pure la figura di Giuseppe Garibaldi che campegia su tutte le altre. In più occasioni egli si professò socialista e assunse posizioni sul piano ideale e su quello politico in quel senso. 

E' grazie alla figura di Garibaldi che gli ideali socialisti e pacifisti cominciarono a diffondersi nelle masse diseredate dell'Italia di fine Ottocento. Non è un caso se proprio nell'anno in cui morì Garibaldi apparve sulla scena politica su iniziativa della rivista "La Plebe"  il "Partito Operaio Italiano", organismo che nel 1892 a Genova confluirà nel nascente Partito socialista. 

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