lunedì 20 luglio 2020

Motivi per riflettere. Noi gente del XXI secolo

Fatti e detti vari

Bruxelles: Il governo semi-populista italiano
vuole soldi dall'U.E.

Esige che nessuno dei paesi che dovranno sborsarli metta
naso su come verranno impiegati quei soldi.
 "L'Italia ha una dignità e non ci faremo piegare", 
ha affermato l'avvocato-premier Conte,
 ribadendo che non si può ridurre
 il Recovery fund nè pretendere di dare a ogni Paese 
il potere di bloccarne i fondi.

Conte sta dando -è nostra convinzione- la sensazione
che quei tantissimi miliardi non gli servono per
investimenti, ma per grandi elargizioni all'italiana,
alla democristiana, alla maniera populista (M5S).
Ben vengano i controlli europei 
in un paese la cui corruzione ha livelli africani.
Carlo Cottarelli, economista
1) La "Guida alla dichiarazione dei redditi delle persone fisiche relativa all'anno d’imposta 2019" pubblicata l'8 luglio dall'Agenzia delle Entrate è lunga 411 pagine. A me sembra pazzesco. Si parla tanto di semplificazione... Quando semplificheremo la normativa fiscale?

2) A più di un mese dalla fine del lockdown la mobilità degli italiani non è ancora tornata ai valori pre-crisi. Qual è il livello attuale rispetto all'inizio dell'anno? E come sta andando in altri paesi europei?

3) Per rendere operativo il DL Rilancio servono 155 decreti attuativi (solo 16 sono già stati varati). Le vecchie abitudini non cambiano...

4) Attendendo le decisioni a Bruxelles, torno al tema Austostrade. La cosa più incredibile è che, anche in caso di rescissione per colpa grave, l'Art. 9 del contratto prevedesse che Aspi ricevesse il 90 per cento dei futuri profitti fino alla scadenza del contratto (2042). Pazzesco!

Giulio Cavalli, attore, autore, scrittore
L'hanno lasciato in una culla in una chiesa a Bari. Hanno scritto di chiamarlo Luigi e che lo ameranno per sempre. Sono già partiti i giudizi affrettati. Io quando sono finito in orfanotrofio sapevo che mio padre era di Bari. Non l'ho mai condannato. Quel bambino è mio fratello.

Oscar Giannino, giornalista
A ogni vertice UE, da sempre sento dire che devo "tifare Italia". No Se penso che il governo ITA faccia e pensi cose orrende, tifare che le sue tesi non passino è speranza di un'alternativa. In democrazia è così. Il patriottismo dell'errore è da autoritari, idioti, o entrambi.

Mila Spicola, Insegnante, pedagogista e scrittrice
Ora, voglio dire, fossi l’Europa, dovrei dare una montagna di soldi a un paese senza un minimo di garanzie che li spenda bene, in investimenti fruttuosi e non a perdere in sussidi e pensioni? e con la quasi certezza che tra due anni li gestisca Salvini ?



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