sabato 6 giugno 2020

Contessa Entellina oggi. Sconfiggere la crisi da "coronavirus" per avere una società migliore; migliore di quella che ci sta alle spalle.

Sicilia

Sfogliando alcuni giornali prendiamo atto del decadimento formativo-educativo-etico-sociale degli italiani. La colpa da alcuni giornali viene attribuita al retrocedere qualitativo dell’insegnamento nelle scuole di Stato e nelle Università del Bel Paese.
Si mette in rilievo 
(1) la diminuita preparazione degli insegnanti (non più assunti per concorsi pubblici), 
(2) le frequenti pastette universitarie dove difficilmente si assumono i professori con i migliori requisiti e 
(3) l’organizzazione del sistema scolastico e universitario che verte su metodi formali.

I giornali più critici accusano, ancora, che la scuola italiana lavora 200 giorni su 365 (ritenendo per lavoro pure gli altri 165 giorni destinati -si dice- ad attività non didattiche).

Altri critici arrivano a dire che l'inadeguatezza dei nostri politici ad assolvere al ruolo di governo di un Paese nel terzo millennio è per intero attribuibile alla scuola italiana. Il populismo dilagante (apparentato all'ignoranza) non sarebbe quindi arrivato per caso.
L’influenza del virus “Corona” ha fermato la scuola italiana da febbraio in avanti e non sembra che la ministra Azzolina voglia fare quello che è stato fatto in tutti gli altri Paesi, cioé riaprire le aule prima che finisca il corrente anno scolastico.
Contessa
(1) Vita civile
L'emergenza coronavirus, almeno stando all'ordinarietà di vita locale sembra ormai allontanatasi. La vita locale è in un certo senso tornata ad essere quella dei mesi passati di fine 2019/inizio 2020.
Il paese è -non finiremo mai di evidenziarlo- disabitato. E purtroppo (per quanto ci risulta) è privo di qualsiasi Piano di creatività/sviluppo,  valido sia per l'oggi che per il domani. 
Peccato !
(2) Vita identitaria/religiosa
Mons. Giorgio Demetrio Gallaro, attualmente ancora Amministratore Apostolico dell'Eparchia di Piana degli Albanesi a cui afferisce Contessa, ha preso possesso del suo nuovo incarico presso la Congregazione delle Chiese Orientali.
Il Cardinale Sandri, da lunghi anni alla guida di quel dicastero, dopo averlo destinato a Piana per circa un quinquennio, accogliendo Mons. Gallaro a Roma, gli ha rivolto parole di riconoscenza.
Sandri ha quindi dato lettura della nomina di Mons. Gallaro ad Arcivescovo Segretario della Congregazione e gli ha consegnato la bolla pontificia con la quale Papa Francesco lo ha elevato alla dignità di Arcivescovo e gli ha assegnato nel contempo la sede titolare di Tricala, in Sicilia.

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