venerdì 17 aprile 2020

Leggere il mondo. Non è cosa semplice se giudichiamo da ciò che leggiamo sui social

Sciocchezze dietro sciocchezze
e chi meno sa più è bravo.
Perchè ?

Una lunga passeggiata con Popper
Ci è capitato fra le mani un libretto del 2004 su Karl R. Popper. Traendo spunto da vari punti fermi del grande filosofo ci soffermeremo, per qualche tempo, su dei concetti chiave per capire la realtà che viviamo.

Il lungo percorso dell'uomo
L'uomo cominciò veramente a riflettere sulla sua stessa conoscenza nel V secolo a.C. 
Si pose allora ad inseguire, a desiderare conoscenze completamente affidabili su cui poter fare affidamento.
In un certo senso l'uomo già a quel tempo intendeva raggiungere in modo infallibile la "verità", conoscenze corrette e dimostrate, la certezza.

Karl Raimund Popper (Vienna,
28 luglio 1902 – Londra, 17 settembre 1994)
 è stato un filosofo e epistemologo
austriaco naturalizzato britannico. 
Oggi constatiamo che è la Scienza, sono le scienze naturali soprattutto che ci ispirano fiducia, da queste vorremmo essere aiutati ad uscire dalla pandemia, dal coronavirus e da molti altri mali che esistono nel mondo.

Nel tempo, vedremo nel programma che ci siamo dati, come l'uomo oltre che alla scienza si è affidato nella ricerca della verità anche ad impostazioni di tipo empirico.

Lo rileviamo nelle continue conferenze stampe giornaliere in tv che tutte le conoscenze di noi uomini hanno sempre la valenza di "ipotesi" e quasi mai di verità.

Comprendere il mondo di cui facciamo parte implica interessarsi di tutte le discipline scientifiche che forniscono un contributo alla comprensione della realtà, ma anche alla politica, all'arte, alla religione e a quelle altre scuole convinte di avere già scoperto la verità a proposito del mondo.
Merito di Popper fu il voler mettere in relazione e a connettere fra loro la scienza, l'etica, la politica e l'arte.
(segue)

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