domenica 5 aprile 2020

Contessa Entellina oggi. Chiusi bar e negozi, aperti alimentari e banche

Covid-19 sta cambiando profondamente le nostre vite.
Quanti di noi non si rendono conto ? 
Il dopo coronavirus potrà essere peggio.
Contessa
(1)
Strade vuote e nessuna auto in giro. Così in questa domenica prepasquale delle Palme si presenta Contessa Entellina. Una domenica anomala quella di oggi, questi sono tempi del coronavirus con le Chiese chiuse e le celebrazioni partecipate dal popolo vietate. 
Oggi nelle città e località italiane si celebra la festività in streaming e si impartiscono benedizioni con mezzi tecnologici. 
(2)
Via Croja
Qualche lettore ci ha fatto sapere che in fondo scrivere su Contessa vuota, deserta e spopolata per il Blog non è novità. Si, è vero! però una cosa è prendere atto che la politica dei governi, dei politici è stata fallimentare nel Meridione e che la gente emigra per rifarsi, altrove, una vita ed altra cosa è prendere atto che a deprimere ulteriormente le aree interne dell'Isola (e non solo le aree interne dell'Isola, ma l'intero pianeta) è un fenomeno di cui nessuno finora immagina nulla.
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Vero è che fino a ieri qualche auto girava per il paese, ma oggi abbiamo la sensazione che per il dis-abitato centro sia circolata la voce che sono -veramente- state staccate le prime due multe "pesantucce" dalle forze dell'ordine a carico di due concittadini che -probabilmente- non disponevano e/o non erano in grado di dimostrare di possedere una buona ragione (giustificazione) per stare fuori dalla propria abitazione.
(4)
Tutto in questi giorni mostra di stare per cambiare: relazioni, politica, economia, religioni, Europa. Persino la globalizzazione è finita a pezzi, basta riflettere l'inimmaginabile: noi residenti di Contessa non possiamo recarci a Bisacquino, non possiamo andare a trovare un amico che ci invita a Palermo. Sono cambiamenti tutti avvenuti nel volgere di una, due settimane ! 
Fino a pochi giorni potevamo arrivare fino a Copenaghen senza passaporto, con la carta di identità.
Se stiamo attraversando questi giorni è più che certo, ovvio, che qualcosa (cosa ?) è andato storto. Qualcosa di cui il coronavirus è conseguenza.
Non tutti scommettiamo che il cambiamento che verrà in appresso sarà positivo; non tutti siamo infatti certi che noi uomini del terzo millennio impareremo dagli errori commessi nel presente e nel passato. 
Le tradizioni culturali e religiose dell'Occidente ci rammentano che non esistono cambi automatici e fatalistici e che la storia è maestra solo per chi fa il discepolo, per chi veramente vuole capire.
La parte peggiore di ciascuno di noi è sempre capace di sopravvivere anche ai peggiori virus. 
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In queste ore ciascuno di noi dovrebbe rivolgere un piccolo pensiero a medici, infermieri, operatori sanitari, membri delle istituzioni pubbliche, forze dell’ordine, protezione civile, operai, semplici cittadine e cittadini che contribuiscono come e dove possono. 
Contemporaneamente, purtroppo, sono in azione gli sciacalli politici che approfittano della disgrazia per fare i bulli e carpire consensi, promettere collaborazione e subito fare il contrario,  lamentarsi invece di fare il proprio dovere.
Gli sciacalli sono di varie tipologie. Ci sono quelli economici che incrementano affari sulla pelle dei cittadini (pensiamo alle mascherine alle attrezzature sanitarie) o speculano sull'andamento della borsa. 
Non si può fare a meno in queste ore di pensare alla peste e al Manzoni: sbucasse all’angolo della strada un cerusico con la maschera dal lungo naso ripieno di essenze, non ci stupiremmo. Le epidemie cambiano, gli uomini no.

Domani torneremo sullo stile di questa pagina. Meno riflessioni.

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