domenica 15 marzo 2020

Contessa Entellina oggi. Chiusi bar e negozi, aperti alimentari e banche

 Vivendo il tempo del "coronavirus" in un piccolo paese di provincia


Ancora una giornata  -domenica 15 marzo 2020- da trascorrere in casa, o forse da dedicare per poche ore all'aratura del terreno su cui impiantare successivamente  sin dalle prossime settimane primaverili un piccolo orto per esigenze prettamente familiari. 

Le disposizioni governative consentono che si possa uscire dalle abitazioni se le esigenze di tipo agricole lo esigano. Andare pertanto in campagna, secondo le recenti disposizioni anti-coronavirus, non è vietato ed è consigliato recare con sé il modulo predisposto dal Ministero degli Interni gia' regolarmente compilato su cui venga dichiarata l'esigenza (di tipo agricola) dell'allontanamento da casa.

La vita a Contessa, se proprio si vuole essere sinceri, da quando esiste l'obbligo di stare a casa per evitare il diffondersi del coronavirus, non è poi cambiata di molto dalle settimane precedenti. Sappiamo tutti che il fenomeno migratorio da decenni dà al paese la parvenza della semi-disabitazione. 
Le strade deserte non sono quindi per noi una novità. Semmai adesso si aggiunge che esse sono deserte -anche- su disposizione di legge.

Le limitazioni della libera circolazione

Le recenti disposizioni governative mirano ad evitare il contagio del virus -che nella maggioranza dei casi statisticamente rilevati può diventare letale per gli anziani- ed a Contessa Entellina gli anziani sono una buona frazione della popolazione complessiva. È bene quindi che siano state sancite queste limitazioni di movimento, che ci auguriamo siano limitate nel tempo.
In alcuni paese prossimi al nostro sono purtroppo già avvenuti episodi di contagio (Giuliana, S. Margherita B. e sopratutto Sciacca). 

A Contessa sono recentemente rientrati da altre regioni d'Italia alcuni compaesani che lì lavoravano. Pare che 18 di questi stiano trascorrendo nelle loro abitazioni la cosiddetta "quarantena fiduciaria" della durata di due settimane. Pare ancora che altri due residenti -invece- stiano trascorrendo sempre nelle proprie abitazioni la "quarantena obbligatoria", pure essa della durata di due settimane.

Che dire ancora ?
--Oggi domenica le chiese continueranno a non accogliere i fedeli per lo svolgimento delle solenni celebrazioni.
--Ieri in più località, a Palermo e in tante altre realtà dell'isola, sia a metà giornata (ore 11,oo/12,oo) che in serata (ore 18,oo) -e in contemporaneità con le tante altre realtà della penisola, sino in Lombardia- dai balconi di tantissime abitazioni si è innalzato l'Inno d'Italia nella fiducia presente in ciascun italiano che il Paese, il nostro Paese, uscirà ancora una volta bene e vittorioso dalle difficoltà che sta attraversando in questi ultimi periodi.
Poco prima delle 20,oo e poi alle 22,oo di ieri sera pure a Contessa attraverso un altoparlante si sono udite pure qui le note dell'Inno di Mameli.

Dimenticavo di annotare su questa pubblica pagina-diario che a Sambuca durante questi giorni di obbligato "fermo delle attivita" esterne alle abitazioni di residenza gira per le strade un'auto della Polizia Locale che con altoparlante ricorda ai cittadini che è vietato uscire da casa se non per le poche, prestabilite e note a tutti circostanze (ĺavoro, salute, necessita').

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