giovedì 5 marzo 2020

Contatti umani. Sono sconsigliati "per legge".

Non so cosa sia accaduto in Cina sul piano legislativo in seguito  all'evento Coronavirus. Qualsiasi provvedimento sia stato messo in campo in quel mondo è comprensibile in quanto quel regime è più che risaputo di quanto sia sempre stato illiberale e di quanto abbia ingabbiato da decenni ogni tipo di libertà.
Verso nuovi metodi di lavoro.

Con i pc si sta allargando la possibilità del
lavoro da casa.

Leggere il provvedimento pubblicato in Gazzetta in queste ore dal governo Conte deve invece farci riflettere. Riflettere, non contestare in quanto il momento attraversato dal Paese è veramnte delicato. 
Non rifletteranno ovviamente i populisti che mai nulla hanno capito su cosa sia la democrazia liberale, ma chi ha coltivato da decenni la cultura della sinistra-democratica, anche in stato di necessità quale è il periodo che l'Italia sta attraversando, è chiamato a riflettere, se non a vigilare perchè l'emergenza non si trasformi in qualcosa d'altro.

Scrive Enrico Mentana:
Da oggi stando a quanto riportato in Gazzetta Ufficiale abbiamo gli studenti senza scuola, ogni forma di aggregazione vietata o addirittura pesantemente inibita in nome della salute pubblica.
"Si pensa ad ammortizzatori sociali straordinari,
in caso di fermi lavorativi delle aziende a causa dell’emergenza in corso”
Continua Mentana: niente convegni, congressi, manifestazioni, concerti, eventi sportivi. 
I social diventano sostituti del contatto umano. 

Certamente, tutti speriamo di ritrovare la vita normale al più presto, proprio mentre in queste ore nel nostro Paese contiamo un centinaio di morti, più di tremila contagi da coronvirus ed intere aree segnate in rosso (isolate) a causa -appunto- del coronavirus. Non solo! Nel comparto dei "servizi" dove in Italia quasi mai si è parlato di Cassa Integrazione le aziende hanno avviato trattative con i sindacati per immaginre -ove possibile- la messa in disponibilità di buona parte della forza lavoro.

Agli occhi del mondo il nostro Paese è stato, in più luoghi, dipinto come patria degli untori. Ed in effetti in Europa, e viene da dire in Occidente, finora di cinesi contaggiati ne contiamo davvero pochi, pochissimi. 
Forse a girare per il mondo siamo più noi italiani che i cinesi.
Fidiamoci -pur riflettendo- di quanto operano le Autorità. Verrà il tempo di valutare se il loro operato è stato più o meno proficuo.

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