domenica 1 marzo 2020

Alle radici del Cristianesimo

Le Icone

All'uomo contemporaneo, qualche volta, può sembrare che la venerazione delle icone sia soltanto una particolarità del mondo ortodosso e della sua teologia. Il trionfo dell'Ortodossia è stato appunto la vittoria sull'eresia della lotta iconoclasta.
Era stato più volte affermato, dai sostenitori dell'iconoclastia, che Dio non può essere appresentato, ma i Padri, difendendo la tradizione della Chiesa, ponevano la venerazione delle sacre immagini in stretto collegamento con i fondamenti del cristianesimo. Si, Dio non è conoscibile, nè esprimibile, nè rappresentabile. E' così. Però Colui che è al di sopra di qualsiasi parola umana, volle venire al mondo come uomo. Colui che è invisibile, divenne visibile, accettando la natura umana e perciò "Quel che era fin da principio, quel che abbiamo udito, quel che abbiamo veduto con i nostri occhi, quel che abbiamo contemplato e le nostre mani hanno toccato del Verbo di vita - sì la vita si è manifestata" (1 Giovanni 1,1-2) "... e il Verbo si è fatto carne !" (Giovanni 1,14) e l'incarnazione di Dio ha reso possibile l'icona.
Alessio II
(1928-2008)
E' stato Ptriarca della Chiesa Russa

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L'immagine è una memoria. Ciò che è il libro per coloro che conoscono la scrittura, questa è l'immagine per gli illetterati, e ciò che è la parola per l'udito, questa è l'immagine per la vista: e a lui noi pensiamo mentalmente.
Giovanni Damasceno
(676-749)
Teologo arbo

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