martedì 10 dicembre 2019

Desertificazione aree interne. Esiste una classe politica siciliana ?

La Repubblica del 25 Ottobre scorso riportava come sottotitolo Sono 768 mila i siciliani trasferiti all'estero, più degli abitanti di Palermo. Ad Acquaviva Platani il tasso di emigrazione è del 264 per cento. In città un corteo di giovani con le valigie di cartone al quale partecipa anche l'arcivescovo.


Nella nostra terra, la Sicilia, sono poche le persone che osservano e che colgono i segni, o i simboli verso cui corre la società. Poca gente, quasi nessun sindaco o amministratore pubblico, nessun politico si accorge che l'emigrazione si accompagna al degrado delle opere pubbliche e della viabilità e persino del livello culturale della società. 
Dal 2013 in Sicilia, lo evidenzia il grafico qui sopra che spazia sull'intera regione degli ultimi venti anni, con il governo locale della falsa sinistra pd e poi con l'altrettanto distratto governo regionale del centro-destra la regione si è andata svuotando delle migliori energie giovanili, tuttavia gli assessori, i parlamentari e gli amministratori pubblici non sanno fare altro che indire giornate di "protesta" per poi continuare a governare nel solito clima clientelare di sempre e nell'incompetenza. 
E' tutto ovvio e normale. 
E' crollato infatti il livello culturale di chi occupa i "sedili" pubblici. Pochi continuano a saper leggere i segni ed i simboli dei risvolti sociali.
In Sicilia ci sono  decine di piccoli centri, dove la popolazione trasferita all’estero supera quella che è rimasta.

E non culliamoci se gli iscritti all'AIRE sono, per esempio da noi a Contessa Entellina, alcune centinnaia. Sono quasi più coloro che pur non iscritti all'AIRE sono emigrati all'estero o al Nord Italia che quelli regolarmente iscritti. Come dire le apparenze ingannano. Non ingannano però le strade deserte di Contessa Entellina, Giuliana, Bisacquino etc.

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