domenica 22 dicembre 2019

Alle radici del Cristianesimo

E' ormai un luogo comune affermare che la Bibbia -soprattutto in Italia- sia un "libro assente". Forse materialmente una qualche edizione, patinata ed impolverata, delle Sacre Scritture fa capolino sugli scaffali, di solito radi di libri,  delle case italiane. Ma la lettura e la conoscenza del testo biblico sono ancora un'avventura non proprio comune per cui, per certi versi, si potrebbe ripetere l'ironica considerazione del poeta francese Paul Claudel, convinto che "i cattolici mostrino un grande rispetto nei confronti della Bibbia e questo rispetto lo attestano standone il più lontani possibile".

Bisogna, però, ugualmente riconoscere che, nell'ambito dei credenti praticanti italiani, le cose sono cambiate in modo sensibile a partire dagli anni Sessanta del secolo scorso, su impulso del Concilio Vaticano II, la liturgia domenicale e feriale, la catechesi, la spiritualità, la teologia si sono fortemente riavvicinate alla Bibbia. La stessa cultura "laica" ha sentito sempre più l'esigenza di riaccostarsi a questo patrimonio letterario, etico e spirituale che per secoli è stato il "grande codice" del pensiero e dell'esistenza dell'Occidente (per usare la famosa espressione coniata dal poeta e artista inglese William Blake per definire il valore culturale delle Scritture Sacre ebraiche e ripresa nel titolo di un noto saggio del critico letterario canadese Northrop Frye).
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Gianfranco Ravasi
cardinale

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 Come uno, gettando polvere sulla fiamma di una fornace accesa, la spegne, allo stesso modo le preoccupazioni di questa vita e ogni tipo di attaccamento a cose meschine e di nessun valore, distruggono il calore del cuore acceso agli inizi.
SIMEONE IL NUOVO TEOLOGO
(Galazia949; † Palukiton12 marzo 1022
è stato poeta, abate e mistico bizantino.


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