giovedì 12 dicembre 2019

12 Dicembre

La bomba che uccise 17 persone e 
diede il via alla strategia della tensione

In un venerdì di dicembre, il 12 Dicembre 1969, cinquant'anni fa, a Milano presso la sede della  Banca Nazionale dell’Agricoltura, in piazza Fontana, attendevano la chiusura delle attività finanziarie circa sessanta persone, tra bancari e utenti, seduti intorno al tavolo ottagonale che stava al centro della sala principale.
Il numero dei morti nei
giorni successivi salirà a 17
Qualcuno aveva nascosto sotto il tavolo una borsa nera con dentro 7 chili di esplosivo utilizzato nelle cave e un timer impostato sulle 16.37. 
All'ora esatta il boato scosse l'intera città mentre all'interno della banca si assistette all'inferno: al posto del tavolo si materializzò una voragine con intorno una massa indistinta di marmi, vetri, documenti e corpi umani straziati. 

I morti saranno 17 e 86 i feriti.
Con quell'atto terroristico ebbe inizio la "strategia della tensione" che terrà -appunto- sotto tensione, per un ventennio, l'intero paese.


Decenni di inchieste della magistratura e dei giornali e sette processi (l'ultimo nel 2005) non furono sufficienti per trovare mandanti ed esecutori della strage, ma individuarono le responsabilità di gruppi eversivi dell'estrema destra e di ambienti dei servizi segreti italiani e stranieri.

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