martedì 5 novembre 2019

Raccolta olive. Annata migliore di quella del 2018, ma non in tutte le zone.

Le campagne contessiote (e non solamente quelle) -lo sappiamo tutti- risentono dello spopolamento (desertificazione è il termne in uso sul Bolog). 
Non sembrerebbe così, tuttavia, in questi giorni novembrini. Ovunque infatti insiistono alberi di ulivi lì vi sono persone, uomini e donne, anziani e giovani, intenti a raccogliere il prezioso  prodotto, materia prima per immagazinare dopo la lavorazione nei frantoi di Bisacquiino, o Chiusa Sclafani o Sambuca di Sicilia, il prezioso olio necessario secondo la dieta mediterranea per condire gli alimenti nei prossimi dodici mesi.

A sentire gli umori della gente l'annata corrente è in netta ripresa per la produzione olivicola rispetto al  2018, che invece è stata l’annata più scarsa degli ultimi tempi. Lo scorso anno resterà sicuramente nella memoria degli ovicoltori contessioti come la maglia nera per la quasi assoluta mancata produziione, salvo pocchissime fortunate contrade.

La qualità dell'olio locale merità sicuramente il giudizio di eccellente; non per nulla alcuni dei nostri, tanti, emigrati rientra in questi giorni a Contssa per fare scorta dell'olio da portare nella -ormai- definitiva residenta familiare in altre regioni o addirittura in Svizzera o Germania.

Ci segnalano però alcuni olivicultori che quest'anno vi sono alcune contrade e alcune tipologie di ulivi che hanno ripetuto, assieme al 2018, la netta mancata produzione. E' il caso di c.da Musiche, e non solamente.  


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