martedì 5 novembre 2019

Diritti umani. C'è chi si scorda che viviamo nel terzo millennio

Sul presupposto che ogni essere umano ha il diriitto alla libertà e ad una degna vita umana seguiremo, per qualche tempo, un percorso di riflessione sui diritti umani.

I Diritti Umani sono stati enunciati 
dalla Convenzione di Ginevra nel 1949.

Dopo le aberrazioni nazi-fasciste della seconda guerra mondiale soprattutto in Occidente si è dato ampio spazio  ai principi di "dignità umana" e di autonoomia dell'individuo. Sugli stati -in
 quel dopo guerra- è ricaduto l'impegno di proteggere e assicurare tali  diritti.
Dal 1945 si cominciò infatti a creare un sistema di norme internazionali finalizzato a vincolare gli stati, tutti gli stati del pianeta, a rispettare una serie di "diritti umani".
Quegli ideali furono riportati e firmati nella "Dichiarazione delle Nazioni Uniite" con la ferma convinzioone "... che una vittoria completa sui loro nemici era essenziale per difendere  
la vita,
la libertà,
l'indipendenza
e la lbertà religiosa,
così come per conservare i diritti umani e la giustizia nei propri paesi e nelle altre nazioni".

Nel preambolo della Dichiarazone Universale dei diritti dell'uomo si legge "Gli Stati membri sono impegnati a perseguire, in cooperazine con le Nazioni Unite, il rispetto e l'osservanza universale dei diritti dell'uomo  e delle libertà fondamentali  e che una concezione di questi diritti e di queste libertà  è della massima importanza per la piena realizzazine di tali impegni".

Per quanto riguarda l'Europa si sono aperti specifici diritti fondamentali col Trattato istitutivo della Comunità Europea, finalizzati comunque alla creazione di un mercato unico, quali:
-la libertà di circolazione delle merci, delle persone, dei servizi e dei capitali,
-il divieto di non discriminazione in base alla nazoonalità.
Ovviamente con quel contesto e quelle finalità l'individuo trovava tutela in modo indiretto, solo in funzione della finalità economica, ossia del mercato unico.

La tutela della dignità e dei diritti fondamentali arrivò successivamente con l'istituzione della Corte di Giustizia europea e poi finalmente col Trattato di Maastricht (e poi con quello di Nizza) con cui venne sancito il riconoscimento formale attraverso l'elaborazione di una Carta dei diritti fondamentali  dell'Unione Europea.

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