sabato 25 maggio 2019

Unione Europea. I giovani credono in essa

CARLO COTTARELLI, economista

Faccio parte della prima generazione di europei in 2000 anni che non ha dovuto vivere gli orrori di una guerra.
Grazie Unione Europea.
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Le elezioni del 26 maggio, con cui si rinnoverà il Parlamento europeo, sono un crocevia importante. Quale idea di Europa prevarrà? Quella che punta alla piena integrazione o quella che vorrebbe rivederne le regole? 
L’esito è incerto. 
Per i giovani non ci sono dubbi: l’Unione, così com’è oggi, piace. E anche parecchio. 
Piace il sentimento europeo,
Piace il viaggiare senza passaporto,
Pensandoci bene quelle centinaia (o migliaia) di giovani che hanno lasciato Contessa Entellina negli anni più belli della loro vita per lavorare in Germania, Francia etc., tanti dei quali oggi sono anziani e pensionati, perchè non dovrebbero amare l'Europa Unità ?
Ai giovani:
= Piace la libera circolazione delle persone;
= Piace il formarsi nelle università degli Stati membri, per un periodo o per l’intero corso di studi, senza particolari ermessi e ostacoli burocratici.
= Piace l’aver dato regole comuni a tutte le nazioni,
= Piace l'avere una moneta unica (l'Euro) da Trapani fino a Copenaghen,
= Piace che molte risorse finanziarie dai paesi più ricchi  (Germania, Francia ...) siano fluiti verso quelli meno fortunati per finanziarne la crescita.
Spiace certamente, ai giovani e ai meno giovani, che l'Italia per decenni non abbia saputo approfittare di queste possibiltà di sviluppo socio/ecnomiiche ed abbia rimandato indietro tante opportunità. Ma questa storia non è colpa dell'Europa, ma dei politici di casa nostra.

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