sabato 4 maggio 2019

Tradizione/Contemporaneità. Esposizione di Icone a Monreale

Dal 4 aprile (e fino al 4 settembre p.v.) nel Museo diocesano di Monreale  è possibile visitare la  mostra, ideata da Francesco Piazza e Vassilis Karampatsas, organizzata dalla Comunità Ellenica Siciliana “Trinacria”. 
La Grecia è rappresentata dagli artisti Manolis Anastasakos, Dimitris Ntokos, Nikos Moschos, Kostantinos Papamichalopoulos, Zoi Pappa, Christos Tsimaris, mentre gli artisti siciliani sono Giuseppe Bombaci, Sandro Bracchitta, Giorgio Distefano, Roberto Fontana, Antonino Gaeta e Ignazio Schifano.

L'intento è quello di voler sottolineare i legami e i rapporti culturali fra Sicilia e Grecia; con questa finalità dopo l’esposizione a Monreale, la mostra “Icone. Tradizione/Contemporaneità” si trasferirà ad Atene, dove sarà allestita, con la collaborazione delle istituzioni diplomatiche, culturali e di promozione turistica italiani e greche.
La mostra, promossa dalla Comunità Ellenica Siciliana “Trinacria”, dispone di un catalogo scientifico con saggi e schede, a cui hanno concrso l’Eparchia di Piana degli Albanesi, l’Arcidiocesi di Monreale, il Museo Diocesano di Monreale, la Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Palermo della Regione Siciliana, l’Università degli Studi di Palermo - Dipartimento di cultura e società, della Pinacoteca Nazionale di Grecia.

Hanno dato il patrocinio l'Ambasciata di Grecia a Roma, l'Accademia di Belle Arti di Palermo, la Federazione delle Comunità e Confraternite Elleniche in Italia (FCCEI), la Fondazione Ellenica di Cultura Italia, la Fondazione Orestiadi di Gibellina, l'Istituto Italiano di Cultura Atene, Istituto Italiano dei Castelli. 
L’evento è inserito nel Cartellone di Primavera dell’iniziativa “Tempo Forte Italia-Ελλαδα 2019”.

Riportiamo alcuni stralci delle valutazioni del Vescovo di Piana degli Albanesi e dell'Arcivescovo di Monreale sull'importanza della mostra, riservandoci di ampliare il punto di vista su essa con gli interventi di altri autorevoli esperti.


MONS. GIORGIO DEMETRIO GALLARO
"Formulo ... a chiunque visiterà questa mostra, a chiunque inizierà questo viaggio spirituale, un viaggi di buon cammino e non solo tra le sale e corridoi del museo in cui queste icone sono esposte ma, soprattutto, nel cammino della vita dove ognuno di noi è chiamato a rendere visibile la bellezza del proprio essere uomo di buona volontà, a rendere manifesta la "Bellezza". Invito, infine, a conclusione del periodo di esposizione, a venir a gustare lo splendore di queste icone proprio nei luoghi in cui normalmnte si trovano, nei luoghi in cui sono state pensate e per cui sono state scritte, le chiese della nostra Eparchia. Qui le icone hanno, per così dire, il loro posto naturale, il lro habitat. Qui sono come perle incastonate  in una corona, in cui viene esaltata ancora di più la loro magnificienza. Qui sono poste prprio per la venerazione dei fedeli, per ricordarci che tendiamo tutti  quella meta, al Paradiso, dove la nostra immagine sarà trasfigurata e immessa nella bellezza del nostro Creatore. Esse collocate nelle Iconostasi delle nostre chiese, come scrive Flornskij, mostrano il confine tra il mondo visibile e quello invisibile, che rende accessibile alla coscienza la sfera della gloria celeste".

MONS. MICHELE PENNISI
Mi è gradito presentare il catalogo della mostra Icone. Tradizine/Contemporaneità. Le Icone post-bizantine della Sicilia Nord/Occidentale per alcune setimane del 1919, a cura di Francesco Piazza e Giovanni Travagliato.
In mostra sono esposte icone dei secoli XVII-XVIII custodite a Mezzojuso, Monreale, Piana dgli Albanesi, presentate al Diocesano in dialogo con opere contemporanee, ispirate all'inconografia di Cristo, della Madonna e dei Santi, realizzate da artisti greci e siciliani.
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Le icone, sia quelle ereditate da generazini passate sia quelle prodotte in tempi più recenti, testimoniano una contnuità di fede e di espressione artistica memore di antiche ed originali tradizioni figurative.
Per sottolineare i rapprti culturali con la Sicilia, il progetto prevede una tappa della mostra in terra ellenica, in collaborazione con le istituzioni diplomatiche, culturali e di promozine turistica dei due Stati.
D'altro canto, la Sicilia per lunghi secoli è stata Grecia.       

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