sabato 2 marzo 2019

Politica e democrazia. Domani il Pd su base nazionale sarà impegnato nelle primarie

Il maggiore partito della Sinistra italiana, il Pd, domani dalle 08,oo alle 20,oo, svolgerà un pò in tutta Italia il rito/adempimento statutario di scegliere il nuovo segretario nazionale, dopo l'ancora attuale guida provvisoria degli ultimi mesi svolta da Maurizio Martina.

I candidati sono tre: Nicola Zingaretti, Maurizio Martina, Roberto Giachetti.
La vigilia di questa attesa ricorrenza, post-renziana, non si presenta in un clima disteso fra le varie anime del partito che -è noto- possiede varie sensibilità seppure tutte del campo progressista, dai post-democristianidi sinistra ai post-comunisti e ai post-socialisti fino ad arrivare ai post-repubblicani, radicali etc.
In Sicilia le acque sono agitatissime al massimo. I democratici ennesi hanno presentato addirttura un esposto in Procura sullo svolgimento della consultazione. Ieri, infatti, la mozione Zingaretti aveva fatto diventare un caso nazionale la dislocazione dei gazebo nella provincia ennese e in pure in quella di Palermo, esprimendo preoccupazione "per quanto sta avvenendo in Sicilia in particolare a Palermo ed Enna, circa le primarie di domenica. Decine di seggi cancellati, composizione degli stessi non concordata con le mozioni".

La preoccupazione è che molti simpatizzanti e/o iscritti non avranno la possibilità di optare per la scelta a causa della lontananza del loro luogo di residenza ai seggi. In molte località infatti non si è provveduto ad installare i gazebo, onere che l'area Zingaretti attribuisce al Segretario (di area renziana) Davide Faraone.

Acque agitate al massimo, dicevamo, anche perchè uno dei candidati (Giacchetti, di lontana provenienza radicale) ha minacciato che se il probabile vincitore, Zingaretti, dovesse ri-aprire le porte ai fuoriusciti di "Liberi ed Uguali", ossia ai D'Alema, Bersani, etc. egli uscirà dal campo Pd.

Su tutta questa scenografa resta -in aggiunta-  l'ombra delle vere intenzioni di Matteo Renzi, l'uomo che si è assunto l'onere della disfatta elettorale delle ultime elezioni politiche ma che conserva tuttora un vasto consenzo nell'opinione pubblica interna ed esterna al pd.
Egli non ha assunto posizione alcuna sui tre candidati alla Segreteria, ma è convinzione comune degli osservatori che la sopravvivenza del Pd sarà, anche nel dopo primarie, pure nelle sue mani.
Egli in questi giorni sta girando il Paese per sponsorizzare il suo recente libro "Un'altra strada" senza mai dare indicazioni e/o preferenze sui candidati in corsa.

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A Contessa finora (dal sito pd) non risulta che verrà aperto alcun seggio. D'atronde non risulta nemmeno che qui vi sia  una militanza attiva a Sinistra dal momento che si è optato per una giunta sostenuta anche dal  centro-destra (con la Lega e con il movimento Bellissima di Nello Musumeci) . 

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