domenica 28 ottobre 2018

Hanno detto ... ...

Dilettanti allo sbaraglio
DI MAIO NON NE IMBROCCA UNA.
L'ATTACCO A DRAGHI, IL CASO TAP E
IL TENTATIVO DI AGGRAPPARSI ALLA TAV
MICHELE EMILIANO, presidente regione Puglia
La delusione che provo per il voltafaccia del M5S su Ilva/Tap è davvero devastante. Bugiardi e spregiudicati nel dire agli italiani: “che volete? Non sapevamo che cazzo stavamo a dì”. E hanno anche consegnato i nostri voti progressisti alla Lega Nord

CARLO CALENDA, già ministro Sviluppo Economico
E gli elettori M5S
finalmente capiscono di aver segnato sulla
scheda la lista sbagliata: quella delle
chiacchiere.

Resta il fatto che bruciare bandiere amiche
o avversarie non è un bel operato.
Dietro ogni bandiera stanno
ideali e persone, verità ed
errori.
In democrazia si discute. 
A oggi ho chiesto un confronto televisivo con Di Maio 6 volte in altrettante trasmissioni.
Per 6 volte Di Maio ha rifiutato.
Facciamo così gli propongo un confronto al Mise con la possibilità di consultare il suo staff (tipo telefonata a casa) prima di rispondere.
Di Maio: "ho promesso la chiusura perché non sapevo delle penali di cui ho letto sulle carte del mise".
Non ci sono penali ne carte. Non poteva non sapere di richiesta di risarcimento perché è cosa ovvia. Ti ha preso per il sedere.
E ha fatto bene perché evidentemente a te piace.

ALESSANDRO CATTANEO, parlamentare FI
Come si sentono gli elettori M5s ad essere stati presi in giro? Dall’Ilva ai condoni, dal Tap alla Tav, dalla concessione di Autostrade a manine che ritoccano decreti. Arriva il conto delle vostre promesse irrealizzabili: gli applausi, se non meritati, diventano fischi.

ETTORE ROSATO, parlamentare Pd
Sul TAP non c’è alcuna penale nascosta. Solo normale richiesta danni di quando si straccia un contratto. Lo sapevano tutti, anche chi ha come modello di governo dilettantismo e arroganza.
Lo sapevano Di Maio e Di Battista che però promettevano cose impossibili e sbagliate.

ANNALISA CHIRICO, giornalista
Condono fiscale, Tav, Tap, Ilva, terzovalico, legittima difesa, decreto sicurezza: il governo sembra destinato a durare fintantoché il M5S ingoia i bocconi amari imposti dalla Lega, cioè i cavalli di battaglia di Salvini avanzano mentre Di Maio è sempre più isolato tra i suoi.

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