martedì 9 ottobre 2018

Dissero ... ...

Tragedia alla greca ?

La crisi insorta fra il governo populista italiano e l'Unione Europea, nel cui confronto si scorge la grossolanità dei discorsi dei nostri politici, ci ha fatto ricordare la già sperimentata "crisi greca" che adesso sarebbe già risolta -dopo anni di "austerity"- nei confronti dell'U.E., ma i cui gravi e sofferti strascichi saranno sanati verosimilmente entro un ventennio.

Quell'episodio dovrebbe far riflettere i nostri "populisti" del web (non certo quelli di Roma). So che non lo faranno perchè non lo hanno fatto nemmeno quando abbiamo ricordato loro che nel Meridione d'Italia la "miseria" e "l'ignoranza" lasciateci dal fascismo (ancora l'estrema destra !) sono stati parzialmente superati negli anni sessanta/settanta del Novecento grazie ai loro e nostri genitori che sono emigrati in Germania, Belgio etc. e mandvano le "rimesse".

Mi piace riportare qui -invece- un ricordo sulla sofferenza del leader greco, uomo di Sinistra, che aveva ereditato la critica situazione finanziaria del suo paese dal governo di centro-destra, il quale ha accettato le gravi esigenze proposte e motivate sul piano della scienza economica dalla Commissione UE pur di far restare agganciato al resto dell'Europa il suo piccolo-grande Paese.

Lo ha fatto perchè la culla dell'Europa non poteva restare staccata dal passo svelto che il Nord Europa sa imprimere pure al Sud. Ovviamente se però questo non si lascia prendere dalla pigrizia e sa impegnarsi a fare i compiti a casa, ossia sa recitare la propria parte che non consiste nel far sparire nel nulla i fondi europei destinati a ... formazione, agricoltura ...
A perdere, dal distacco delle filosofie e dai metdi dell'Europa, sarà purtroppo non solo il Nord Italia industrializzato ma anche e forse soprattutto il Sud del nostro Paese.

Tzipras -allora- ha scelto di continuare a voler fare grande l'uomo mediterraneo evitando di staccarlo dal vettore europeo. Da noi, in Italia, i politici sembrano lavorare per la via apparentemente facile della d-e-m-a-g-o-g-i-a  di estrema destra: Il ritorno alla "liretta" svalutabile da un mese all'altro. 
Appunto ! l'illusione e l'inganno di essere "padroni" della moneta, a dispetto della serietà nord-europea.

Molti sulla vicenda -ormai parzialmente superata- di quanto accaduto anni fa nel paese ellenico hanno parlato di tragedia greca
 In quel caso -con grande sofferenza del popolo e del leader Tzipras- le norme che disciplinano l’Eurozona furono negoziate ed accettate
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Eppure i greci sanno con Sofocle che esiste un momento in cui il diritto degli uomini 
dovrebbe valere sopra la legge
La suprema legge è la giustizia, lo sappiamo bene. 
La Grecia -come Antigone- sostenne Tzipras ha diritto alla sopravvivenza anche se le leggi europee (tradite dai greci) ne sanciscono il default.
Era stato il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk, colui che ha dato allora l’ultimatum ad Atene, a citare Sofocle su Twitter, scrivendo che le trattative con la Grecia stavano proseguendo e “al contrario di quello che avviene nelle tragedie di Sofocle, questa storia avrà un lieto fine”. 
Ma in Grecia allora non governavano i sovranisti. Oggi i greci hanno capito che il denaro europeo serve per gli usi produttivi e di sviluppo. Noi italiani forse preferiamo continuare "con la liretta" a coltivare i nostri vizi. Su cui non ci soffermiamo.

"Molteplici sono le meraviglie della natura ma, fra tutte, la più grande meraviglia è l'uomo"
Sofocle
drammaturgo ateniese


Abbiamo solamente voluto riflettere ad alta voce.

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