sabato 29 settembre 2018

Il cittadino e l'Organizzazione civica -5-

Semplici segnalazioni

(ed in spirito di collaborazione con le Autorità preposte)

Il fine ?
s-e-n-s-i-b-i-l-i-z-z-a-r-e
-Coinvolgere nei temi della politica, nei temi di interesse collettivo, quanta più gente possibile.
-Far dibattere e riflettere sulla vita cittadina e sperare -anche per questa via- che il domani sia sempre migliore e più audace in direzione della crescita piuttosto che del declino che purtroppo da un paio di decenni sembra irreversibile.
Più gente si occupa di politica, della cosa pubblica, più speranza esiste di trovare una svolta positiva per uscire dalla stagnazione e rimediare alla fuga dei giovani.

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la posa in opera di cavi

Ciò di cui ci proponiamo di trattare su questa pagina non chiama in causa l'attuale Amministrazione, in carica da metà giugno 2018.

Il denaro pubblico è prezioso, anzitutto, perchè non è nostro, di privati cittadini. Chi riveste cariche pubbliche è chiamato ad occuparsi con diligenza di essi perchè ne risponde davanti alla comunità che paga i tributi.

Alla luce dell'art. 823 c.c. la tutela dei beni pubblici compete all'autorità amministrativa che può ricorrere alternativamente agli strumenti civilistici di tutela del possesso e della proprietà ovvero alle tecniche di autotutela amministrativa.
La tutela può concretizzarsi nelle azioni giudiziali petitorie e possessorie sulla base dell'art. 823 comma 2 c.c. che costituisce espressione di un principio di carattere generale, valido per ogni situazione giuridica tutelabile con gli ordinari rimedi giurisdizionali.
Qualora non intenda adire l'autorità giudiziaria ordinaria, o secondo alcuni unitamente a tale ricorso, la P.A. è legittimata ad esercitare, a difesa dei beni demaniali e, si ritiene , anche dei beni patrimoniali indisponibili i poteri amministrativi di autotutela.
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Così appare la via Scanderbergh
da mesi, mesi, mesi, ... forse anno
Riteniamo noi che l'Organismo che gestisce i servizi pubblici di telefonia e/o elettrici, o ancora di altro tipo, che nei mesi scorsi ha proceduto alla posa in opera dei cavi lungo la Via Scanderbergh (ove sporge il Municipio) e poi su su fino a proseguire in via Musacchia sia tenuto a ripristinare la strada (le due strade) allo stato originario e secondo "regola d'arte".

Normalmente le Amministrazioni Comunali prima di autorizzare scavi su strade pubbliche fanno stilare un Protocollo di intesa con l'Azienda richiedente (Telecom, Enel etc.) e questa assume l'onere e la responsabilità della posa in opera e quindi del ripristino della strada allo stato precedente.
Alla vigilanza in genere viene incaricato il Servizio Tecnico, e se questo si distrae sono tenuti ad intervenire gli Amministratori, i Consiglieri, il singolo cittadino, ed infine se tutti si distraggono il blog (si intende che stiamo esagerando).

Il tratto finale della
Via Scanderbergh.

Da mesi e mesi la pavimentazione
non risulta ri-sistemata a regola
d'arte
Essendo trascorsi un bel pò di mesi e non ritenendo "provvisoria" la copertura "non a regola d'arte", invitiamo chi di dovere di raccogliere gli elementi informativi e di, eventualmente, recuperare i danni prodotti.
Lungo tutta la Via Musacchia
la pavimentazione non risulta
ripristinata




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