giovedì 20 settembre 2018

Hanno detto ... ...

In Italia si può rubare e
restare impuniti, basta giocare sugli accorgimenti.
Eppure gli Italiani nelle urne
premiano estrema destra
e chi ad essa tiene la coda.

Con questa logica non andremo lontano.

ENRICO MENTANA, giornalista

La logica per cui l'accordo tra la procura di Genova e la Lega è scandaloso è la stessa per cui il fratello del marito della sorella di Renzi, i servizi civili di Berlusconi, il capo segreteria della Raggi eccetera eccetera: insomma la logica per cui bisogna tirare comunque un calcio agli avversari, perché il segno resta, e comunque "loro fecero così e pure peggio quando...". È la politica 0.0; in attesa di scendere ai numeri negativi

SIMONE COSIMI, giornalista

 Quasi ottant’anni  per ripagare una delle truffe ai danni dello Stato, cioè di noi tutti, più surreali e grottesche della storia della povera repubblica italiana. Si tratta dell’intricata vicenda giudiziaria sui rimborsi elettorali utilizzati impropriamente (per usare un eufemismo) dalle passate gestioni leghiste – ma con delle ombre anche sulle più recenti di Maroni e Salvini –. Il tribunale di Genova ha ordinato il sequestro degli importi corrispondenti alla frode portata avanti fra 2008 e 2010, cioè 49 milioni di euro. Tre sono stati individuati e prelevati dalle casse della Lega Nord, sui restanti 46 pare si sia trovato un accordo con i pubblici ministeri genovesi. Un accordo che fa masticare amaro tutti gli italiani, leghisti inclusi anche se lo negano. Se loro saltano un paio di rate del mutuo, infatti, la banca si riprende casa con tutti gli interessi. A Salvini e compagnia viene riservato un trattamento di favore. Quello stesso trattamento che, in altri contesti, avevano sonoramente contestato. Col tempo, si sa, si cambia.

FIORENZA SARZANINI, giornalista  
Un versamento da 100 mila euro ogni due mesi su un conto «dedicato» e l’impegno a mettere a disposizione anche le somme che arriveranno dall’affitto di alcuni locali della sede di via Bellerio. Ci vorranno dunque 76 anni per ottenere la restituzione dei 49 milioni di euro di rimborsi elettorali (3 sono stati sequestrati nei mesi scorsi) sottratti allo Stato. 
Nel giorno in cui la Procura generale chiede la conferma della condanna già inflitta in primo grado all’ex tesoriere Francesco Belsito a 4 anni e 10 mesi proprio per la truffa sul denaro sparito (per cui è stato ritenuto colpevole anche Umberto Bossi) i pm di Genova accettano di chiudere l’intesa con la Lega. Consapevoli, come sottolinea il procuratore Francesco Cozzi, «che il rischio era di non avere nulla, dunque abbiamo accettato questo piano di rientro» che terminerà nel 2094. E in questo modo abbiamo «garantito anche la funzionalità del partito». 
L’unica speranza di fare più in fretta è riposta nell’esito delle indagini per riciclaggio sulla destinazione dei soldi che risultano spariti e in parte potrebbero essere finiti in Lussemburgo.

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