mercoledì 8 agosto 2018

Contessa Entellina. E' iniziata la raccolta dei fondi per la festa della Madonna della Favara

Da qualche settimana il Comitato per i festeggiamenti annuali dell'8 Settembre in onore di Maria della Favara è stato regolarmente istituito -come da tradizione- dal Parroco della Matrice, Papàs Nicola, fra i ragazzi e le ragazze di giovane età.

Ai nostri giorni le offerte per contribuire alle spese per l'annuale celebrazione da parte dei contessioti sono effettuate tutte in denaro. Ma non è stato sempre così. 
Alcuni decenni fa, e soprattutto prima dell'evento disastroso del terremoto del gennaio 1968, quando il 90% della popolazione viveva di agricoltura l'offerta al Comitato consisteva -mediamente- in un "tumulo" di grano per nucleo familiare.
Il grano così raccolto -ovviamente avvalendosi di uno o più muli su cui caricarlo- per le vie del paese e bussando in tutte le abitazioni veniva, dal Comitato, ammassato in un magazzino e quindi venduto ai grandi commercianti di granaglie che venivano da fuori, ossia da altri centri della Sicilia centro-occidentale. 
Il ricavato della vendita serviva per finanziare il programma della principale festività del paese che veniva steso dai componenti il Comitato.

Il Comitato in quegli anni -anteriori al sisma del 1968- era generalmente composto da gente matura e/o anziana che godeva di stima diffusa nel paese.
Era quella una società tipicamente contadina e tuttavia generosa nel contribuire alle spese della festa paesana.

Oggi il Comitato è generalmente espressione di giovani studenti e/o diplomati e la raccolta è più agevole perché è tutta in denaro.
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Un ricordo di chi scrive queste righe è che allora  -nei decenni ultimi del mondo contadino- l'immagine della Madonna della Favara che veniva data a tutti gli offerenti del contributo era sempre standard, ovviamente in bianco e nero, ma sempre ricalcava quella degli anni precedenti. E riportava la stessa scritta in italiano, albanese e greco.
Ai nostri giorni l'immaginetta -che riproduce una fotografia- è sempre diversa di anno in anno, a colore, e rispecchia la scelta e l'impronta dei componenti del Comitato.
Le scritte, in generale, sono semplicemente in italiano. Quest'anno Maria della Favara è scritto in arbëreshë.

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