domenica 29 luglio 2018

L'uomo e la Storia

Quando ancora non tutti
gli esseri umani
erano cittadini
A nostri giorni ci stupiamo di tanti, molti fatti: 
-la corruzione dei politici, che starebbero già bene in casa loro per le tante bende, pre-bende e vitalizi che riscuotono;
Nelle elezioni amministrative di fine ottocento e di primo
decennio del Novecento a Contessa gli elettori
erano ancora poco più di cento, soli uomini.

Il seggio elettorale veniva situato nella Chiesa delle Anime Sante.
Fra quei poco più di cento elettori la maggior parte vivevano a
Palermo: erano proprietari terrieri del territorio di Contessa;
occorreva infatti possedere un prescritto livello di "censo".

Alcune famiglie locali votavano per le elezioni
amministrative sia a Contessa che a Bisacquino, perché
proprietarie di campagne agricole in entrambi i territori.


Sarà la politica giolittiana, di cui tratteremo iin
seguito, e l'incalzare dei socialisti che porterà
al voto universale (per soli uomini, in quel primo
Novecento)
-per le leggi ad personam che i tanti Consigli Regionali della penisola elaborano e votano;
e molto altro ancora.
In quei primi anni del Novecento, su cui da più puntate ci soffermiamo, nel nostro Bel Paese ne succedevano di tutti i colori, proprio come oggi ne assistiamo di tutti i colori e di tutte le specie. Perché quindi ci stupiamo per ciò che accade ai nostri giorni attorno a noi ?

Per dirne una: Gabriele D'Annunzio, poeta si, letterato si, ma pure uomo della vita pubblica italiana e uomo politico si vide costretto ad andare esule in Francia perché inseguito dai debiti che aveva contratto e mai onorato.

Avremo modo di capire come procedeva l'Italia giolittiana
e di come si andavano organizzando all'opposizione le forze
del lavoro (camere del lavoro, sezioni, leghe ...).
Leader riconosciuto dell'opposizione parlamentare
dell'era Giolitti sarà il socialista
Filippo Turati.
In quel primo Novecento non erano pochi gli uomini le cui foto, interviste e apparizione erano frequenti sui giornali che già cominciavano ad usare droghe e a gustare, come essi dicevano: "la dolcezza della morfina". 

Erano tempi in cui chi poteva, e nelle nostre zone interne dell'isola potevano solamente i latifondisti di Vaccarizzo, si faceva fotografare con  guanti, bastone e cilindro ben lucido.
Erano pure tempi, per chi da secoli aveva sempre potuto, di nostalgia. Il conte Greppi che fu senatore del Regno fino a poco prima del Fascismo rivolto alla contessa Rospigliosi, imparentata con gli ultimi discendenti dei Colonna, i signori di ^Chiusa-Contessa-Burgio etc.^, ebbe a dirle -secondo quanto leggiamo da un testo di Enzo Biagi-: "Smettetela di lagnarvi perché i vostri valletti sono sgarbati. Quando non esisteranno più domestici, non ci sarà più una società possibile. Durante la mia giovinezza, a Roma, un cardinale aveva diritto a cento lacché, e Paolina Bonaparte ne comandava tre volte tanti. Ho incontrato Nietzsche, in Svizzera, e mi ha detto: 'Il XX secolo sarà essenzialmente il secolo della guerra' ed allora che ne sarà di voi ?".

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