mercoledì 18 luglio 2018

Il buon cittadino. Una occhiata su cosa avviene al Comune (22)

I Comuni dovrebbero a breve
disporre di strumenti di lotta alla "povertà"
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 156/2018 dei giorni scorsi il decreto di riparto delle risorse destinate alla realizzazione del Piano per gli interventi e i servizi sociali di contrasto alla povertà
Primo strumento programmatico per l’utilizzo della quota dei servizi del Fondo povertà, il Piano fissa obiettivi comuni da garantire su tutto il territorio nazionale e rappresenta il documento chiave per l’attuazione del REI come livello essenziale delle prestazioni.
In attesa di Assemblea Regionale Generale
degli Amministratori degli Enti Locali
prevista
per l'autunno  prossimo, 


si svolgerà  a Villa Niscemi, a Palermo il prossimo 
25 luglio 2018,
con inizio alle ore 11, l’incontro dei Giovani
Amministratori  (under 35).

Il Piano era stato elaborato e concrdat dal precedente governo nel maggio scorso fra Stato/Regioni/Associazione dei Comuni. Esso assicura al REI le gambe per camminare. Spettava al Governo emanare il decreto (lavoro-economia) che consente di trasferire ai territori le risorse per rafforzare i servizi di accompagnamento delle persone in condizione di povertà nei percorsi di attivazione e di inclusione sociale.

Il Fondo Povertà stanzia, a questo scopo, circa 300 milioni di euro nel 2018, che salgono a 470 milioni dal 2020 e per gli anni successivi. Tra queste risorse si distinguono 20 milioni di euro l’anno in favore delle persone in povertà estrema e senza dimora, da utilizzare secondo l’approccio del cosiddetto housing first, un modello strategico integrato di intervento dei servizi sociali che pone la casa come prima soluzione ai problemi di chi vive in strada. 
Vengono stanziati anche 5 milioni di euro l’anno per finanziare interventi innovativi indirizzati ai neo maggiorenni che vivono fuori dalla famiglia di origine sulla base di un provvedimento dell’autorità giudiziaria. Di natura sperimentale, questo tipo di intervento è volto a prevenire le condizioni di povertà e a fornire ai ragazzi in condizioni di fragilità strumenti utili a completare il percorso di crescita verso l’autonomia.
Con l'approvazione del riparto del Fondo le Regioni avranno quindi a disposizione 300 milioni di euro destinati al finanziamento dei servizi locali ed al potenziamento delle risorse professionali - in primis gli assistenti sociali - in grado di dare concreto avvio ai progetti personalizzati per uscire dalla povertà. Sarebbe indispensabile che queste risorse vengano utilizzate nel modo migliore e nel tempo più rapido possibile, procedendo senza indugio al potenziamento dei servizi sul territorio e mettendoli perciò in condizione di esprimere al meglio le loro capacità al servizio dei singoli e delle comunità. 

COSA E' IL REI ?

Sul sito Inps si può leggere:
Il Reddito di Inclusione (REI) è una misura nazionale di contrasto alla povertà. 
Il REI si compone di due parti: un beneficio economico, erogato mensilmente attraverso una carta di pagamento elettronica (Carta REI) e un progetto personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa volto al superamento della condizione di povertà


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