domenica 1 luglio 2018

Dissero ... ...


Noi esseri umani, noi cittadini italiani-europei, viviamo in comunità che definiamo “Comune”, “Regione”, “Stato”, “Unione Europea” perché crediamo in una società fondata sui valori sanciti nella nostra Costituzione, nei Diritti dell’Uomo fatti propri dall’Onu e ormai fatti propri sia dall’intero Occidente che da tutti i paesi del mondo. 
-Valori che rappresentano una comune identità umana priva di discriminazioni e un riferimento per tutti, oltre le ovvie e utili distinzioni di natura politica e in più casi pure religiosa. 
-Valori che cerchiamo di praticare con coerenza nella nostra vita sociale, politica e amministrativa, valori che sono parte della storia più recente della civiltà europea e che continueremo se possibile con ancora maggiore determinazione a promuovere nel futuro.

Molti dei comportamenti politici del governo italiano emerse in questo ultimo mese purtroppo fanno leva su pregiudizi che certo continueremo a non condividere e avversare nelle forme prescritte dalla democrazia perché contrarie alla cultura italiana ed europea, pregiudizi sterili che inquinano la qualità del dibattito politico e culturale del mondo civile europeo e dell’Italia, dove una estrema destra politica stimola nell’elettorato gli istinti peggiori dell’uomo.
Gli attacchi gratuiti, spropositati, spesso solo frutto di opportunismo politico rivolti a chi sentendosi cittadino del mondo fugge dalla miseria e dalla fame, non sono conciliabili con la nostra Costituzione, con la visione del mondo cui è oggi pervenuto l'intero Occidente, con i Diritti Universali dell’Uomo e pure con i trattati internazionali che l’Italia ha sottoscritto e fatti propri.

"La cultura, come risulta chiaro anche dall'etimologia, è un derivato del culto, ossia una visione del mondo secondo le categorie del culto.
La fede determina il culto e il culto la concezione del mondo, da cui deriva la cultura".

PAVEL A. FLORENSKIJ
poliedrico sacerdote ortodosso
considerato un genio del pensiero del XX secolo e spesso definito
'il Leonardo da Vinci russo'.

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