domenica 24 giugno 2018

Dissero ... ...

Ascoltando e assistendo al dispiegarsi della linea politico-economica di rottura del nuovo governo sovranista italiano che punta decisamente a rompere con l'Unione Europea per affiancarsi alle oligarchie che guidano la Federazione Russa c'è da rievocare l'Italia di Mussolini che ruppe con le democrazie europee di allora per asservirla alla Germania hitleriana.
Salvini vuole asservirci a Putin. Il gioco cambia, ma la scacchiera dell'estrema destra è sempre la stessa: abbandonare il campo democratico (che pure ha le sue punte stonate) per aderire al campo autoritario e oligarchico. 
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Nell'ampio arco temporale della Storia, ciò che conta sono le idee. In effetti, il mondo è guidato da poco altro.

Come osservò John Maynard Keynes in un famoso passo: "gli uomini pragmatici che si ritengono immuni dagli influssi intellettuali sono generalmente schiavi di qualche personaggio scomparso" 

Sulla stessa lunghezza d'onda:
"Imperatori ed eserciti vanno e vengono; tuttavia, se il loro passaggio è sterile di nuove idee, la loro importanza storica non è che transitoria. Maniaci dell'autorità, che odono voci inesistenti, distillano la loro pazzia da qualche scribacchino politico vissuto anni prima".
Alan Greenspan 
economista statunitense. 
Ha ricoperto la carica di Presidente della Federal Reserve, 
la banca centrale degli Stati Uniti d'America, dal 1987 al 2006

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