sabato 30 giugno 2018

Il buon cittadino. Una occhiata su cosa avviene al Comune (14)

Non servono i migliori amministratori
se l'apparato burocratico non viene periodicamente
aggiornato con appositi corsi

Svolgere al meglio il ruolo di amministratore pubblico, di sindaco e/o di assessore richiederebbe di essere messi nelle condizioni di essere liberati da lacci e lacciuoli burocratici che rallentano la loro azione quotidiana. Questa riflessione in sintesi è quanto hanno rivolto al sottosegretario alle Pari opportunità e Giovani, Vincenzo Spadafora, alcuni amministratori in un Convegno recentissimo.
“I sindaci, pur essendo eletti direttamente dai cittadini, hanno una responsabilità cui non corrisponde una reale autonomia”, hanno ancora ribadito sottolineando inoltre come i sindaci “non riescano a realizzare a pieno i programmi per cui vengono scelti, a causa dei troppi vincoli che li frenano. Va bene l’attenzione alle regole, ma non fino al punto di bloccare tutto”.
Al fianco dei sindaci per parlare di come liberare le energie dei giovani amministratori locali attraverso la sburocratizzazione c'erano pure rappresentanti dell'Anci. 
Semplificare non è solo tracciare una riga sul comma di un regolamento: si tratta di avere una visione complessiva della società, per cercare di rispondere alle richieste dei cittadini nel modo più semplice e veloce. 
La complessità della società moderna impone di adeguare la burocrazia alle esigenze attuali. Vale per i Comuni di ogni dimensione e anche per le circoscrizioni delle città più grandi. E se immaginiamo che da noi, a Contessa E. l'organizzazione burocratica e le figure professionali tuttora  usate sono quelle di cinquanta anni fa c'è di che riflettere, soprattutto se i corsi di aggiornamento sono inesistenti. 

ll giocherellare leghista/5Stelle, sulla pelle di esseri umani


Il Presidente della Camera on.le Fico (del M5S) oggi ha detto che le ONG fanno un lavoro straordinario e che lui non chiuderebbe i porti.
Il ministro della nostra Repubblica competente per la chiusura dei porti è Toninelli, anche lui del M5S, come Fico.

Si mettessero d'accordo !

^^^^^^^^^^^^^^^^^^
LAURA BOLDRINI, già presidente della Camera dei deputati

"Il nostro governo, quello che dice 'è finita la pacchia' mentre i cadaveri ancora galleggiano in acqua, quello che parla di 'crociere', quello della paura e della propaganda sulla vita delle persone, non è riuscito a concludere niente, dimostrando tutta la sua incompetenza sulle politiche migratorie e rimanendo isolato in Europa".
"Non è riuscito a ottenere una redistribuzione dei migranti su scala europea né la riforma del Regolamento di Dublino, l’unica misura che andrebbe incontro agli interessi italiani".
"E per gettare fumo negli occhi e nelle coscienze dei suoi elettori - continua Boldrini - Salvini ha dovuto, ancora una volta, alzare l’asticella della disumanità: si è accanito contro il bersaglio più facile, le Ong. Non consentire alle Ong neanche di fare rifornimenti nei porti italiani equivale a impedirgli di salvare vite umane".
"Io non ci sto. E se il modo di ottenere consenso politico è direttamente proporzionale alla disumanità, io lo rifiuto. Rifiuto l’idea che uno Stato basi la sua strategia di contenimento dei flussi migratori su naufragi e morti. Un voto non vale la vita di una persona. Restiamo Umani", conclude Boldrini.


^^^^^^^^

I premier di Grecia Tsipras e di Spagna Sanchez, hanno colto -al vertice europeo- con bravura tattica la difficoltà in cui si è trovata recentemente la Merkel col suo ministro cristiano-sociale bavarese e le hanno dato una mano, ricevendo un credito economico che li aiuterà nel lro paese. Era la strada che avrebbe potuto percorrere anche l premier italiano Conte: aiutare la Merkel e chiedere respiro per la nostra asfittica economia: ma l'occasione si è preferito sprecarla.

I populisti. Gridano una cosa e non si accorgono che raccolgono il contrario

Se tutta Europa abbandona la
solidarietà cristiana e socialdemocratica
torniamo a costruire muri e nazionalismi.
Il Primo Ministro Conte raccontava vittoria su tutti i fronti ieri mattina in tv. Sosteneva che l'Europa aveva accolto tutta la linea dei populisti italiani in materia di accoglimento dei migranti. L'Europa inginocchiata davanti ai sovranisti. 
Una incongruenza !
I due leaders sovranisti italiani.
La loro politica contribuisce ad
aggravare il ruolo ed il peso dell'Italia in Europa.  
Col passare delle ore, grazie all'esistenza tuttora in Italia del pluralismo politico e di quello dell'informazione abbiamo appreso invece che l'Italia (rappresentata da sovranisti: Lega e M5S) aveva invece perso su tutta la linea. Ed era ovvio, in Europa nonostante l'arretramento politico verso l'estrema destra diffusa un pò ovunque, su cui soffiano purtroppo Trump, Putin, Erdogan, Orban etc. esiste ancora lo spirito di dover salvare l'Unone, ma al contempo nessuno, ad oggi, è disponibile ad imposizioni gridate e ricattatorie da parte degli estremisti.
I populisti nostrani hanno con il loro atteggiamento di sfida contribuito a far passare la linea dell'ungherese Orban, amico di Salvini (nessun immigrato sbarcato in Italia può passare in altri paesi, se questi liberamente non lo desiderano). Questo -che altro non è che un favore all'ungherese Orban e agli altri amici di Salvini dell'Est europeo, Austria compresa- sarebbe uno dei primi grandi successi del premier Conte ? 
Ad accogliere gli immigrati resteranno, come finora, i paesi  d cultura socialdemocratica scandinavi, la Germania della Merkel e la Spagna di Sanchez.
Salvini ed i suoi alleati di governo, estremisti anti immigrazione, avevano promesso che avrebbero ottenuto la revisione del trattato di Dublino. 
Risultato ? 
Il premier sovranista dell'Ungheria,
amico del sovranista Salvini
ll trattato all'unanimità è stato deciso che non va modificato. E' stata questa la proposta dei quattro paesi dell'est, gli amici di Salvini. I paesi sovranisti.
I populisti (Lega e M5S) avevano detto che si sarebbero aperti campi di accoglienza in tutti i paesi europei e addirittura in paesi non aderenti all'U.E. (p.e. Albana). 
Ed invece ? I relativi campi di accoglienza saranno aperti in Spagna ed Italia, come prima.
Allora ? 
Questi i risultati: niente redistribuzione di profughi e nessuna revisione del regolamento di Dublino. 

Conclusione:
La politica non va mai gridata alla maniera dei populisti per imporla agli altri. La politica va affrontata con pazienza e puntando a creare alleanze e solidarietà. Scegliere amici nazionalisti e di estrema destra come fa Salvini inevitabilmente si spinge ciascun paese ad apparire più nazionalista degli altri. E così ha vinto Orban ed i paesi a lui vicini; quelli che costruiscono muri.
Eppure ieri mattina in Tv il premier Conte ha detto che tutti i 27 paesi si erano posizionati sulle richieste italiane.
Perchè mi stupisco ? E' gente sovranista !  nazionalista, antieuropea.      

venerdì 29 giugno 2018

Il buon cittadino. Una occhiata su cosa avviene al Comune (13)

E' al lavoro la 
nuova Amministrazione

La nuova Amministrazione Comunale guidata da L. Spera è ormai, dopo l'avvenuto giuramento e conseguente insediamento del 26 giugno u.s. di tutti i componenti del Consiglio Comunale, nel pieno delle sue funzioni ed ha già iniziato a deliberare alcuni atti amministrativi che ritiene di poter attuare nel corso del proprio mandato. Fra questi c'è il varo del "Progetto di adeguamento alle norme sismiche, impianti, efficientamento energetico a completamento del plesso scolastico, palestra, mensa in via F. Turati".

Con deliberazione di giunta -datata 26 giugno- sono state determinate pure le indennità di carica spettanti a Sindaco, assessori e presidente del Consiglio.
Dal momento che l'indennità di carica compete senza alcun dimezzamento (ossia per intero) solamente a quegli amministratori che hanno scelto di porsi in aspettativa presso i loro rispettivi datori di lavoro, le spettanze riconosciute ai componenti della Giunta appena insediatasi sono quelle di cui alla tavola che qui sotto riportiamo.
Al Presidente del Consiglio (Giusy Cannizzaro) compete la stessa indennità riconosciuta agli assessori.

Hanno detto ... ...

EMANUELE MACALUSO, già politico e giornalista 

GLI IMMIGRATI E LA SCARSA MEMORIA DEGLI ITALIANI
Bernardo Valli ha dedicato la sua rubrica di domenica scorsa su L’Espresso a Edmondo De Amicis. Il quale nel 1884 si imbarcò sul piroscafo “Nord America” diretto in Argentina. La nave partì da Genova e la stiva era stipata di emigranti italiani che si recavano in quel paese a loro del tutto sconosciuto. Il racconto di quell’imbarco e del viaggio descrivono giornata drammatiche che tanto somigliano, a volte in maniera impressionante, a quelle degli immigrati che oggi sbarcano, o cercano di farlo, in Italia e in altre parti d’Europa.
Ecco il racconto dell’inizio di quel viaggio: “La maggior parte, avendo passato una o due notti all’aria aperta, accucciati come cani, per le strade di Genova, erano stanchi e pieni di sonno. Operai, contadini, donne con bambini alla mammella, ragazzetti passavano quasi tutti portando sacche e valigie di ogni forma a mano o sul capo; delle donne che avevano un bambino in ciascuna mano reggendo grossi fagotti…vecchie contadine in zoccole, alzando la gonna per non inciampare, mostravano gambe nude e stecchite…molti erano scalzi e portavano le scarpe appese al collo”. De Amicis ricorda che anche allora le navi affondavano nell’Atlantico. E nemmeno i clandestini mancavano: “Capitava che gli organizzatori dei viaggi sbarcassero i migranti sulla costa tunisina facendo credere che fosse quella americana”. Valli commenta: “Anche allora c’erano gli scafisti”.
Io ricordo che negli Anni Cinquanta a Palermo c’era un tipo, ricco e molto noto, che aveva accumulato tanta ricchezza proprio con il traffico dei migranti che spesso abbandonava in mare. De Amicis racconta di come gli sventurati, dopo tanti giorni di viaggio in mare, sbarcassero, subissero i controlli sanitari, marchiati solo da numeri al posto dei loro nomi. Persone come “carne in vendita”. Malpagati per lavori umilissimi o ridotti all’elemosina. Questi sono stati gli antenati di migliaia di argentini di oggi. Tutti di origine italiana. Uno tra questi è proprio Papa Francesco, il Bergoglio.
Ho visto in tv la partita dei Mondiali tra Argentina e Nigeria. Se ci avete fatto caso, molti dei giocatori portano un cognome italiano. Nella società argentina ci sono intellettuali, cittadini di alta e media borghesia, impiegati e lavoratori che hanno cognomi decisamente italiani. E ci sono esponenti politici di destra e di sinistra, anch’essi di origine italiana. Oggi in Italia invece chi, figlio di immigrati, nasce, cresce, studia e lavora non può avere la cittadinanza. Questa è una vera e propria vergogna. Dico che Salvini e soci sono quel che ben sappiamo. Ma gli italiani che li hanno votati, hanno perduto la memoria, ed anche la cultura ed i sentimenti di un popolo che è stato – in parte lo è ancora – emigrante? È anche vero – l’ho già scritto – che in mezzo al popolo non si trova una forza politica che risvegli quei valori. Ma occorre rimediare subito.

VITO MANCUSO, scrittore
Come ti rapporti alla Bellezza che la Natura ogni istante ti offre?
La sai vedere, riconoscere, sentire?
E se sì, poi che ne fai?
Lo sai che può diventare fonte della più preziosa energia interiore?
Diventiamo degni della Bellezza che ci circonda!

Il buon cittadino. Una occhiata su cosa avviene al Comune (12)

Per non essere indifferenti
al Paese in cui tutti viviamo

Alla luce della recente campagna elettorale per il rinnovo degli Organi di Governo del nostro piccolo Comune (Contessa Entellina) abbiamo avuto la sensazione che poco si è parlato e ancor meno dibattuto dei veri problemi socio-economici di vivibilità nei paesi interni dell'isola e su come risolverli nel quadro dell'Ordinamento della nostra Repubblica e della Regione a Statuto Speciale Siciliana.

Abbiamo raccolto, pertanto, con molto piacere e soddisfazione quanto riportato  sulla Gazzetta Ufficiale n. 137 del 15 giugno 2018 che pubblica l’annuncio della proposta di legge di iniziativa popolare “insegnamento di educazione alla cittadinanza come materia autonoma con voto, nei curricula scolastici di ogni ordine e grado”, depositata presso la  Suprema Corte di Cassazione lo scorso 14 giugno da una delegazione di Sindaci in rappresentanza dell’ANCI.
Nei prossimi giorni sarà avviata la procedura di raccolta delle 50.000 firme necessarie per portare ufficialmente la legge in Parlamento.

^^^^^^^^^
In questi giorni l'Anci nazionale organizza una Conferenza il cui filo conduttore è la coesione di idee, progetti, politiche nazionali ed europee, frutto di un lavoro sinergico tra i territori più piccoli e le realtà maggiori.


Tra gli argomenti centrali c'è il disagio insediativo e il tema del “Controesodo” nelle aree periferiche ed interne. E poi, ancora, la semplificazione e il contrasto alla burocrazia.

Al centro della Conferenza c'è ancora il dibattito sulla legge per il sostegno e la valorizzazione dei piccoli Comuni, partendo da tematiche come i servizi postali, le scuole, l’innovazione tecnologica, la valorizzazione dei percorsi turistici, la promozione della filiera corta e l’efficientamento energetico.

giovedì 28 giugno 2018

Il buon cittadino. Una occhiata su cosa avviene al Comune (11)

Con l'intenzione di avvicinare
la gente alle vere problematiche
della vita cittadina. Che nulla hanno a che con
Festa, Farina e Forca.


VITA SEMPLICE PER I PICCOLI COMUNI

Non è pensabile che un Comune con mille abitanti abbia le stesse regole di un Comune con 100 mila abitanti.
Vanno finalmente adottate norme che differenziano gli adempimenti a carico dei Piccoli Comuni che non hanno abbastanza personale o comunque personale non adeguatamente formato per poter assolvere a tutti i compiti assegnati.

Ad esempio, il Sindaco di un piccolo Comune, spesso con pochi dipendenti, e generalmente non sufficientemente professionalizzati, deve approvare il documento unico di programmazione, composto da tre documenti già predisposti in sede di programmazione triennale, e una lunga serie di allegati al bilancio di previsione: dal “prospetto esplicativo del risultato di amministrazione presunto” al “prospetto dimostrativo del rispetto dei vincoli di indebitamento”.

In un progetto di legge recentemente presentato da una delle associazioni dei comuni vengono proposte semplificazioni che tengano conto della specificità dei Comuni minori e soprattutto della utilità pressoché nulla per la collettività derivante dagli adempimenti ad esempio  in materia di contabilità economico-patrimoniale.

.
ANACRONISTICI TETTI DI SPESA
.
Vanno semplificate e abrogate le norme che davvero non hanno alcun legame con la virtuosità degli enti in base alle nuove regole dei saldi di finanza pubblica.
I Comuni sono soggetti a vincoli risalenti a quasi 10 anni fa su voci di spesa essenziali per far funzionare la struttura e attuare le riforme.
Ad esempio i Comuni stanno attuando ancora ai nostri giorni: il nuovo sistema contabile, 
il nuovo codice appalti, 
il nuovo regolamento edilizio, 
la SCIA, 
la nuova conferenza dei servizi, 
l’agenda digitale, 
la trasparenza, 
la privacy, 
siope plus,
i fabbisogni standard, 
contabilità economico patrimoniale, 
razionalizzare le eventuali società partecipate, 
la riforma del pubblico impiego e della valutazione del personale,...
e tutto questo è solo una parte del diluvio di nuove norme che ricade su personale generalmente anziano e assai ridotto e per di più che non si può riqualificare e formare perché oggi non si può spendere più del 50% del 2009.

Il ricordo. Memorie sugli anni cinquanta del Novecento

Negli anni cinquanta del Novecento, tra i docenti più bravi e umanamente affabili che hanno insegnato presso la scuola elementare di Contessa Entellina va sicuramente annoverato il compianto maestro Gioacchino Guzzardo.
E' facile ricordarlo con affetto, perché è stato per i tanti compagni di classe di allora di grande insegnamento.
E’ stato il mio maestro di 3^ e 4^ elementare negli anni scolastici 1956/57 – 1957/58. 
Il maestro Guzzardo mi conosceva bene, perché era intimo amico di mio zio Frank ed entrambi aderivano -allora- ad un circolo politico-amministrativo che stava in piazza, sopra i locali dell'allora Bar Schirò, dove esisteva la terrazza che dominava appunto la piazza Umberto..
La sua abitazione, era nei pressi della Chiesa della Favara. 
Il maestro Guzzardo era bravo ad insegnare ed era pure aperto nel dialogare con chiunque, compresi noi ragazzini. Da maestro continuò a studiare, si iscrisse all'Università e conseguita la laurea e vinto il concorso divenne in seguito dipendente del Ministero della Giustizia e quindi dirigente nel Tribunale d Sciacca.  
Ricordo che non è che mi piaceva tanto andare a scuola, però in quegli anni di 3^ e 4^ elementare, spronato dal mio maestro di scuola Guzzardo, mi impegnai più che gli anni precedenti quando altri maestri (non dico chi) per ogni errore segnato in rosso e/o blu sul quaderno dei compiti facevano stendere le mani con le palme rivolte in alto e davano una  violenta bacchettata.
Ricordo ancora che nelle classi 3° e 4° di allora eravamo in 40  compagni e molti di essi , grazie ai metodi e al taglio umano di insegnamento ricevuto, hanno raggiunto in seguito successi nelle professioni più varie.
Lo ricorderò sempre con affetto il mio maestro di scuola elementare Gioacchino Guzzardo, non solo per le sue capacità di bravo insegnante ed educatore, ma anche perché dotato di grandi doti umane che negli anni precedenti di scuola non avevo rilevato in altri insegnanti .
Tutti gli insegnanti in quegli anni cinquanta del Novecento tenevano sulla scrivania “a bacchetta”, una riga di legno e quando si incavolavano e perdevano la pazienza, perché gli scolari facevano troppo baccano e/o non portavano i compiti assegnati per casa  la battevano forte e più volte sulla scrivania per fare zittire e qualche volta la lanciavano anche all’indirizzo dei turbolenti. Mai questi sistemi furono usati dal maestro Guzzardo.
Quando non studiavamo o facevano chiasso in classe le bacchettate  sulle mani mai furono usate da lui, contrariamente a quanto accadeva in tutto l'edificio scolastico di Contessa e in tutte le scuole di tutta Italia dove invece erano una prassi di quasi tutti gli insegnanti uomini e/o donne che fossero. Egli ha goduto della stima di noi ragazzi anche perchè con lui non servivano quegli strumenti in auge sin dal precedente sistema ed ordinamento fascista della scuola italiana.
Ho appreso che è deceduto in questi giorni ed ho provato grande dispiacere.

martedì 26 giugno 2018

Il buon cittadino. Una occhiata su cosa avviene al Comune (10)

Il Consiglio Comunale si è insediato

In una seduta, tutto sommato piuttosto breve, nella serata di oggi si è insediato il nuovo Consiglio Comunale. Si è trattata di una seduta dedicata all'espletamento delle formalità di legge:  sussistenza delle condizioni di eleggibilità, convalida, surroghe (Carolina Lala non ha accettato di svolgere il ruolo di consigliere e assolverà quindi esclusivamente quello di assessore; al suo posto in Consiglio è subentrato Vito Lala).

Il Consiglio sarà guidato da Giusy Cannizzaro, consigliere al terzo mandato e suo vice sarà Tiziana La Motta.
I discorsi -distensivi e puramente formali senza alcuna accentuazione nè politica nè strategica- sono stati tenuti da Cannizzaro, Fucarino, Verardo, Lala Eleonora, Parrino, La Motta e dal neo Sindaco Spera, che ha -fra l'altro- reso il giuramento di rito dinnanzi al Consiglio. Uno dei segni di novità è stata la trasmissione in streaming tramite internet dell'intera seduta. Innovazione questa che all'allora Sindaco Parrino era stata richiesta già dieci anni fà dai consiglieri dell'allora opposizione, che oggi siede in parte in maggioranza e in parte ancora all'opposizione. Opposizione dove si ritrova pure a sedere il sindaco uscente, dott. Sergio Parrino.

Per dimenticanza burocratica non è stata ufficializzata al Consiglio la composizione della nuova Giunta, che comunque già risulta nota essendo stato da giorni pubblicato il relativo atto: Cicchirillo Antonino, Carolina Lala, Josella Cuccia. 


Impressioni sulla prima uscita del nuovo Consiglio ?

Poco pare sia cambiato nella storia e negli atteggiamenti pluridecennali che si svolgono nell'Aula Consiliare di Contessa Entellina. Bianchi e Neri si fronteggiavano dall'Unità d'Italia all'arrivo del Fascismo e nulla cedevano a chi finiva all'opposizione, il luogo dei dannati. Poi il Fascismo non cedette nulla nè ai Bianchi nè ai Neri. Fece tutto da solo, eliminando qualsiasi sede consiliare.
Nel dopoguerra ultimo, la Democrazia Cristiana nulla cedette ai Socialisti-Comunisti e questi, dopo, nulla cedettero alla Dc quando venne il loro turno di guida del Comune.
Quando venne il tempo della fine dei Partiti ideologici le liste si sono fatte su schemi difficili da interpretare, ma chi vinceva continuava a escludere e tenere lontani i perdenti. 
Oggi la situazione è ancora più incomprensibile se si dà ascolto a quanto osano dire la maggioranza degli eletti. 
In buona prevalenza infatti dicono -ma a bassa voce- di ispirarsi al Pd. E se si pigliano per buone (ma c'è chi dubita) le asserzioni dei singoli consiglieri in entrambi gli schieramenti vi sono simpatizzanti e addirittura militanti del Pd, però -non si capisce per quale ragione- gli uni sono alleati con la destra (Bellissima del presidente regionale Musumeci, e M5S del Vice Presidente Di Maio) e gli altri dell'altra lista si ritrovano in quanto eletti all'opposizione (avendo pure loro comunque inserito in lista aderenti al M5S ma non eletti).

Conclusione:
Il Pd avrebbe la maggioranza in Consiglio Comunale, ma a Contessa non vale la logica "politica" bensì quella di gruppi che si legittimano su un piano poco decifrabile, amicale, di simpatia e di altro.
I piddini del gruppo di maggioranza non si sono sentiti infatti in dovere di offrire ai piddini del gruppo di minoranza la presidenza del consiglio, scelta questa che possiede (se sono vere le dichiarazioni -rese solo in privato- che almeno 6o 7 su 10 consiglieri dell'intero consesso sono tutti pd). E se così è accaduto, è segno che la P-O-L-I-T-I-C-A  in questo Consiglio Comunale non possiede alcun ancoraggio, non ha spazio. 
Tutto funzionerà come ai tempi dei Bianchi e dei Neri e sarà difficile pure per il Blog cogliere in prosieguo il filo logico su ciò che accadrà.  

Il buon cittadino. Una occhiata su cosa avviene al Comune (9)

Piccoli Flash e riflessioni
Dopo il blocco delle assunzioni che dura da parecchi anni dovuto al riassorbimento del personale in mobilità degli Enti e qui da noi -in Sicilia- delle varie migliaia di "precari", si sta lentamente riaprendo la stagione delle assunzioni presso gli Enti Locali, presso i Comuni. 
A Contessa il prossimo anno, 2019, sarà caratterizzato dal pensionamento di alcune figure ormai divenute "storiche" per i numerosi anni di servizio accumulati.
Ci fu un tempo in cui i temi di interesse
civico venivano discussi nelle sezioni dei partiti,
nei circoli, nei bar, in piazza, oltre che ovviamente
in Giunta e in Consiglio Comunale.

Quel tipo di società pare sia tramontata; ma non
può  non deve tramontare la discussione ed il dibattito
sui temi civici, che riguardano tutti (dare a
ciascuno ciò che ha diritto di avere, fare il bene
collettivo sempre, piuttosto che quello
individuale/personale,. conoscere i propri diritti
 e doveri, rispettando le regole della comunità.
 non danneggiare mai consapevolmente
 niente e nessuno. aiutare le
persone che sono in difficoltà).

Il Blog non sia l'unica sede di stimolo
all'interesse civico. Se la campagna elettorale è
stata seguita con la piazza Umberto affollata
è segno che la gente vuole essere coinvolta. Ed
allora usiamo i social di cui disponiamo
(Blog, Facebook, etc.) per far conoscere su ogni
tema il nostro punto di vista. A volte verrà
recepito ed altre volte no.
  
Il reclutamento di personale, ove ad esso dovesse ricorrersi potrebbero essere: 
-la mobilità (una sua forma “permanente”, è quella in base alla quale il dipendente si trasferisce da un’Amministrazione all’altra in via definitiva)
-i concorsi,
-l’utilizzo delle graduatorie in corso di validità, 
-nonchè la tanto attesa, e mai varata, stabilizzazione dei precari siciliani. 
Vi saranno comunque figure professionali, non esistenti fra i precari, che dovranno comunque reperirsi in altre forme.
Su questo tipo, e su altre, problematiche degli enti locali ci proponiamo di inoltrarci nelle prossime settimane e nei prossimi mesi. 
Perchè ? 
Perchè la conoscenza della cultura civica rappresenta una palestra di ulteriore allenamento per riuscire a leggere le vicende pubbliche di più ampio raggio (regione, stato, Unione Europea, e perchè no ? del pianeta). In questo senso vorremmo essere "buoni cittadini". D'altronde la partecipazione all’amministrazione locale è un diritto ed un dovere di tutti i cittadini, singoli o associati. 

Sin dall’elezione del Sindaco e dei membri del Consiglio comunale, il ruolo del cittadino è fondamentale, ma non può fermarsi al voto. Gli eletti vanno seguiti nel loro operato, non solo per legittimamente verificare e controllare i loro atti politici e deliberativi ma anche per affiancarli e sostenerli nelle loro scelte e nei loro dubbi. 
Pure essi sono cittadini.

Regioni ricche e povere. La forbice Nord/Sud si allarga

Secondo i dati delle dichiarazioni Irpef 2016, presentate lo scorso anno (2017), il reddito complessivo dichiarato dagli italiani è stato pari a 845 miliardi, appena 10 in più sul 2015, mentre l’imposta netta versata è stata di 156 miliardi, come nel 2015.
Dai dati emerge che i siciliani, assieme ai campani, sono i più poveri delle regioni italiane con un reddito medio di €.22.760,oo. Rispetto all'anno precedente il reddito medio è cresciuto da noi di €. 430,oo, mentre in Lombardia (sempre in Italia, per chi non è bravo in geografia) il reddito medio pro-capite è cresciuto di €. 2.010,oo.

Non commentiamo questi dati, anche perchè i responsabili di questa situazione, i politicanti del pd, ormai dovrebbero -se possiedono pudore- concedarsi dall'attività pubblica essendo il loro partito ormai in via di liquefazione. Non riusciamo infatti a giustificare i sette anni di pessimo governo nazionale e gli altri sette/otto di governo regionale (otto perchè in Sicilia il Pd  ha accompagnato l'esperienza Lombardo + i cinque disastrosi di Crocetta). Sotto gli occhi di tutti abbiamo assistito a parassitismo, sperperi e retribuzioni ingiustificate a perfetti inconcludenti; mentre sono completamente scomparsi gli investimenti pubblici.

La nostra isola resta, grazie ai politicanti, anni luce lontana dal reddito medio del Veneto (€. 34.100,oo) e dalla Lombardia (€. 38.000,oo). La città dove in assoluto il reddito medio è il più alto d'Italia è Milano (€. 42.900,oo).

Sambuca di Sicilia. Rinnovati i vertici della Pro-Loco

Leo Di Verde è stato eletto presidente della Pro Loco “L’Araba Fenicia” di Sambuca di Sicilia. 
Questi gli altri componenti del consiglio direttivo dell’associazione di promozione turistica del Borgo dei Borghi 2016 : 
Maria Gabriella Nicolosi, vice-presidente; Antonella Munoz Di Giovanna, segretaria; Nico Marsina, tesoriere. Consiglieri: Michele Falco, Gloria Lo Bue, Calogero  Guzzardo.  
Il neo Consiglio è già operativo per il varo delle manifestazioni dell’estate Zabuth.

lunedì 25 giugno 2018

Il buon cittadino. Una occhiata su cosa avviene al Comune (8)

Domani si insedia il Consigli Comunale

Nella prima serata di domani, alle ore 18,oo, si insedierà nell'Aula Consiliare del Municipio, intitolata a Francesco Di Martino, il nuovo Consiglio Comunale di Contessa Entellina eletto lo scorso 10 giugno.  
Il Blog, il cui proposito è di poter seguire nel tempo l'andamento dei lavori, per questa prima seduta dalle caratteristiche prevalentementi "formali", formula i migliori auguri di buon lavoro a tutti gli eletti a prescindere dalle posizioni politiche, culturali e programmatiche di cui sono, o dovrebbero essere, portatori.

Seppure gli adempimenti previsti nell'ordine del giorno sanno di verifiche dei requisiti di eleggibilità e compatibilità di ciascun eletto al ruolo che va ad acquisire, ha però sicuramente rilievo politico la scelta che il gruppo di maggioranza (che -sappiamo- sarà guidato da Luigi Verardo) farà per l'elezione del Presidente del Consiglio.
In molti comuni succede (ma non è mai capitato a Contessa Entellina) che questo ruolo venga dalla maggioranza -per sua libera scelta- assegnato alla autonoma discrezione della minoranza, quale segno di co-responsabile procedere dei lavori assembleari.
A chi scrive, un simile gesto piacerebbe e potrebbe piacere ad un discreta fascia di cittadinanza perchè interpretabile quale gesto distensivo finalizzato ad un congiunto, coordinato e proficuo procedere del quinquennio amministrativo che starà per prendere avvio, fermo restando l'autonomia e la distinzione dei ruoli fra maggioranza ed opposizione nonchè la differente valutazione politica sui provvedimenti in esame, anche questi fondamentali pilastri di garanzia democratica contro l'assemblearismo privo di senso critico.

Punti di vista -8-


Il Vivere ed il morire

Nelle chiesa di tradizione bizantina le icone di Giovanni il Battista e della Vergine Maria stanno a destra e a sinistra dell’altare dove sta il Cristo, per indicare che l’uno e l’altra sono i due testimoni su cui poggia la fede di chi cristiano ritiene di essere.
Ieri è stata la festa secondo il calendario di rito bizantino  della natività del glorioso Profeta, Precursore e Battista Giovanni. Tanti consideriamo le feste, tutte le feste, di calendario a sfondo cristiano come ricorrenze che scorrono in attesa di altre ricorrenze, altri fra noi considerano le feste buone occasioni per festeggiare e pranzare assieme in gruppi familiari e/o per –eccezionalmente- pranzare a ristorante per l'onomastico di un congiunto.

Pochi, a sentire le insistenze e le sottolineature ripetute nel corso delle omelie domenicali di Papàs Nicola, riflettono e/o meditano sul perché e sul significato, o meglio sul messaggio del vivere rivolto a ciascuno,  che quel santo personaggio o quell’evento riportato sul calendario vuole e dovrebbe trasmettere.  
Abbiamo già evidenziato in un testo di ieri sul Blog perché San Giovanni ci trasmette qualcosa, ma ci piace insistere. Come precursore (cioè come persona che anticipa una visione del vivere umano destinata a una piena conferma nel futuro) è accompagnato e rafforzato nella sua credibilità dalla sua personale integrità morale e grandezza di carattere.
Non si comportava infatti come  una canna, che oscilla al vento delle novità o delle opportunità. In altre parole non si lasciava condizionare dall’opinione pubblica del momento, ma si sentiva servitore solo ed esclusivamente della verità, della verità permanente. 
Di fronte ai potenti egli si mostrava senza paura e denunciava i loro difetti e soprattutto i loro misfatti… non indietreggiava neppure davanti alla corte di Erode.

Si tratta quindi -nel caso specifico- di riflettere su un personaggio che è stato un esempio; esempio per ogni singolo credente e per ogni singolo cittadino pur anche non credente. 
Si tratta pure di un richiamo per quei credenti che il Cristo e quanto a Lui connesso e riferito lo cercano in cielo piuttosto che fra noi uomini e nel corso dei nostri non infiniti giorni su questa terra.

Hanno detto ... ...

buio a sinistra
MAURIZIO BALLISTRERI, collaboratore della Fondazione Pietro Nenni
Perché il cosiddetto “populismo” in Europa avanza si chiedono i politologi e perché il suo consenso tra la gente aumenta, anche nei territori, come il nostro Mezzogiorno, più in difficoltà, con tanti nuovi leader affetti da oclocrazia, pur non conoscendo Polibio. 
Ragionando laicamente e non per stereotipi le motivazioni sono certamente plurime. In primo luogo l’acquiescenza delle forze politiche tradizionali, quelle del popolarismo cristiano, del socialismo democratico e del liberalismo, nei confronti della “dittatura del mercato” con il suo combinato disposto: la finanziarizzazione dell’economia e l’austerity europea, con la sinistra in drammatico affanno, incapace, tranne in Spagna, Portogallo e Gran Bretagna, di recuperare il rapporto con quelle che un tempo si definivano le “masse popolari” e utilizzando il conflitto sociale per redistribuire potere e ricchezza, per tacere poi, dell’inadeguatezza di alcune analisi: paradigmatica l’affermazione di una bella rivista come “Le Monde Diplomatique” che ha definito l’ascesa delle forze politiche definite sovraniste e populiste come un “maggio ’68 alla rovescia”.
Ma c’è, sicuramente, anche un’altra motivazione che sostiene questa ascesa e, cioè, le politiche utilitaristiche in chiave nazionale di Germania e Francia, che hanno rilanciato il vecchio asse franco-renano per egemonizzare sul piano geopolitico l’Europa.
MAURIZIO MARTINA, segretario pd
"Dobbiamo cambiare e ricostruire. Con umiltà e coraggio. Un nuovo pd per un nuovo centrosinistra".
“Mi aspettavo qualche segnale diverso. È una sconfitta netta, inutile girarci intorno. Ci sono segnali che dobbiamo valorizzare, come Teramo e Siracusa, ma non cambiano il segno della sconfitta”. 
“Nelle ex regioni rosse c’e’ un cambiamento profondo che dobbiamo comprendere. In quelle terre una domanda di cambiamento e alcuni temi, come quello della sicurezza, ci hanno messo in difficolta’. Non bisogna dare piu’ nulla per scontato”.
“In campo c’e’ una destra nuova e aggressiva, e noi dobbiamo affrontarla”. 
“Continuo a pensare che dobbiamo attrezzare risposte nuove a temi profondi, come immigrazione e sicurezza. Ci sono alcune parole d’ordine che Salvini sta utilizzando, parole popolari e viste come rilevanti anche da un elettorato di centrosinistra”.
“Faremo un’assemblea a luglio e decideremo il percorso. Abbiamo tanto da cambiare, inutile negarlo. Primarie? Ci sono nel nostro statuto, sceglieremo il segretario con questo strumento che per me e’ un valore”.
“Bisogna organizzare, attrezzare il centrosinistra, il Pd, come un progetto nuovo, che non s’inventa in tre mesi”. 
“Il Pd in mano a Renzi ? Bisogna uscire da questa discussione. Il Pd e’ una comunita’ che in questo momento sta soffrendo, ma rimango convinto che l’alternativa a questa destra si costruisce con le buone ragioni di un Pd rinnovato e aperto”.
EZIO MAURO, già direttore de La Repubblica il già giornale di De Benedetti,
Due dati emergono con forza dal secondo turno del voto nei comuni. Il primo è la sconfitta storica del Partito Democratico, una disfatta che travolge la Toscana un tempo rossa. Il secondo è l’equilibrio con cui escono dalle urne i Cinque Stelle e la destra di Salvini: nessuno dei due è stato destabilizzato dal risultato e quindi la maggioranza di governo risulta, se non rafforzata, certo non indebolita. 

Con le immagini ... ... è più facile

Il nuovo potere di destra che
si muove tra Trump, Putin e Orban
ha ormai raggiunto l'Italia.

E purtroppo non è un fatto passeggero.
Se l’arachide prende le fattezze di Salvini e la nocciola diventa Di Maio la vignetta di GIANNELLI è già pronta.


Taluni leggono la vignetta come due dita in c . 

Se il dito medio è libero è segno che potrebbe nascere la volontà di mettere all’indice i due vicepresidenti del Consiglio, un po’ scomodi per un primo ministro limitato nei movimenti, ma comunque con due braccia fin troppo lunghe.

Con quelle braccia troppo lunghe chi dovrà essere abbracciato sino a ...  ?





La Sinistra era nata, col Socialismo umanitario e democratico, per parlare con il popolo. 
La Sinistra ristrutturata dopo il crollo del Muro di Berlino, con ex-comunisti ed ex-democristiani e frange psi, nel Pd è finita a discutere non più nelle campagne e nei posti di lavoro ma nei salotti delle élite alla De Benedetti etc. etc. 

Alla fine la Sinistra alla maniera Pd si è accorta, drammaticamente tardi, che il popolo non c’era più, e che in fondo essa nemmeno lo conosceva più quel popolo, perduta come era nella ricerca affannosa di una legittimazione presso i poteri economico-finanziari che le consentisse di far dimenticare l'essere stata -almeno in parte- comunista.
Proprio quella parte di Pd che era stata comunista è stata infatti finora la più premurosa ad adeguarsi all'alta finanza, alla globalizzazione non graduale ma selvaggia; in pratica "tanto selvaggia" da apparire (ed essere) -agli occhi di tanti- asservita ai potenti. 

Partito Democratico. Non c'è da sorprenderci se sta facendo la fine a cui assistiamo

Martina, Orlando, Emiliano, Fassino e altri dirigenti di se stessi avevano detto subito dopo l'esito delle elezioni politiche: i 5 Stelle “ci hanno preso i voti, hanno preso voti di sinistra" come se il Pd fosse stato fino ad allora un partito di sinistra. 
Ora che i voti li ha presi la Lega, il partito dell'estrema destra, che diranno ? Ripeteranno lo stesso mantra? 
Il centrosinistra a guida Pd è
stato travolto ovunque
ma sopratutto in Toscana e in Emilia,
le antiche roccaforti. 
La verita’ e’ che il bacino elettorale del Pd e’ oggi privo di difese: si scioglie e deriva in ogni direzione per la semplice ragione che il Pd da quando è sorto con i fuoriusciti provenienti dalle macerie del comunismo per non morire soffocati dopo aver perorato le cause da Stalin a Breznev e con i tanti ipocriti provenienti dalla democrazia cristiana ed in parte dal partito socialista è sempre stato il partito degli scalatori.

Oggi il Pd non possiede una fuoriuscita privilegiata nè verso i 5 Stelle nè verso la auspicata ri-costituzione di un vero partito della Sinistra. 
Il Pd dei nostri giorni sul tema caldo dell'immigrazione è ovunque percepito come il partito che col fenomeno della miseria degli immigrati specula e attraverso le cooperative  non da sostegno e solidarietà alle vite umane bensì ci specula sopra. 

A Sinistra serve un partito nuovo: con un nuovo profilo, un nuovo perimetro sociale, nuovi programmi, nuove alleanze da cui devono essere esclusi i girovaghi abituali che dal pci sono finiti nell'estrema destra e poi nel Pd, sempre in cerca di una collocazione che non trovano mai soddisfacente.

Sconfiggere il populismo sulla scia di una crisi sociale ed economica che dura da più di dieci anni, accompagnata dal parassitismo degli strati che sono sempre stati governativi e che ora sono presi a bersaglio a cagione delle pensioni d'oro, dei vitalizi e delle posizioni immeritatamente occupate, non sarà facile.