mercoledì 2 maggio 2018

L'uomo e la Storia

LA BELLA EPOQUE

Il millenovecento comincia in Europa ed in Italia nello spirito dell'ottimismo. La politica, la cultura e l'intera società usa con frequenza come mai usata prima la parola "progresso".
L'Esposizione Universale di Parigi esalta le strardinarie conquiste dell'uomo. La felice stagione cominciata col nuovo secolo in Francia viene chamata "belle époque", ma non ovunque si vivono le medesime sensazioni. In Sicilia,  Contessa, il flusso migratorio verso gli Stati Uniti ha raggiunto il culmne; il paese appare disabitato e la gente parte settimana dopo settimana a gruppi familiari e le comitive raramente sono inferiori a cento unità. La gente abbandona le vecche casupole; non c'era motivo di venderle o affdarle a parenti, in quanto si trattava -nella stragrande maggioranza dei casi- di casupole prive di tutto, persino di porte, erano dei tuguri. Per quella gente il "progresso" equivaleva all'abbandonare il vecchio mondo, la realtà siciliana alla ricerca di un sogno. Imbarcarsi sulla nave che da Palermo li conduceva  New Orleans era il "progresso", espressione sconosciuta nella terra nativa.

Gli italiani all'inizio del '900 erano poco più di trentamilioni. Nel Nord cominciavano ad apparire i primi ascensori, la luce elettrica e pure i telefoni. A Contessa segno di progresso era il vedere i papàs che leggevano i giornali, che costava cinque centesimi. 
Sempre nel Nord cominciavano a vedersi in circolazione i primi modelli di automobili. La Fiat era sorta nell'ultimo anno del precedente secolo. A Contessa la prima auto arriverà negli anni venti e sarà guidata da un papàs, Lino LoJacono, parroco della Matrice e grande figura di intellettuale e letterato nonchè uno dei promotore dell'istituzione, negli anni trenta, dell'Eparchia di Piana degli Albanesi.

Nel dicembre 1901 Guglielmo Marconi, un ventiduenne, riceve senza filo il primo segnale Morse attraverso l'Atlantico.
Il quarantotto per cento degli italiani risultava che sapeva leggere, ma nel Sud, a Contessa, la percentuale era prossima ad una sola cifra. 

Per adesso ci fermiamo qui. Abbiamo tracciato a larghe maglie la realtà di inizio secolo che non risulta per nulla uniforme a come i libri di storia, generalmente, la tratteggiano.           

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