lunedì 21 maggio 2018

L'interrogativo

Epoca di disorientamento (II)

Ai nostri giorni una grande crisi della politica (e perchè no ? della religione) richiederebbe una grande risposta, che però non vediamo arrivare da nessun lato del nostro vivere.

Ma che cosa si propone di fare la politica (e su un altro versante la religione) nel terzo millennio ?

Per chi scrive queste righe, cresciuto politicamente secondo una cultura socialista-democratica e nel contempo secondo i dettami cristiani il vivere civile (politico e pure religioso) serve per liberare l'uomo, tutti gli uomini, da tutti gli impedimenti che gli impediscono di  individuare il cammino e le mete della vita.

Nella vita il bene ed il male li troviamo uno accanto all'altro. E' certo che non serve a nulla demonizzare dalla mattina alla sera il male (generalmente quello altrui). Però la politica di oggi in Italia non riesce più a distinguere il bene (solo di pochi) dal male che attanaglia l'intera società. 

Oggi chi sta male pensa di uscirne associandosi ai politici mascalzoni; diventando prima o dopo pure lui mascalzone.

Bene e male stanno sempre vicini (magari nelle stesse liste elettorali) ma le strategie le detta il male: infatti l'Italia è il paese più corrotto del continente, affiancata in questo dalla cristiana (pure essa) Grecia.

Mi viene in mente che il Nazareno stava vicino al male e al corrotto (il pubblicano Matteo) però dopo la mangiata a sazietà il pubblicano seguiva il Bene. Da noi dopo la cena in ristorante ... il pallino continua a detenerlo sempre chi ha già distrutto il senso e il fine della politica (e pure della religione).

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