mercoledì 3 gennaio 2018

Hanno detto ... ...

Quando il sig. Crocetta
sgovernava la Sicilia, il Pd
dell'isola dove stava ?
NELLO MUSUMECIgovernatore della Regione Siciliana 
“Come governo ci siamo dati una regola: compiere una operazione verità; prima della terapia serve una diagnosi che deve essere spietata senza attribuire responsabilità ad altri. Dopo trenta giorni di attività del governo credo di poter dire che la situazione della gestione dei rifiuti in Sicilia è assai grave. Parlare di emergenza di fronte a un problema che si trascina da vent’anni è fare un torto alla lingua italiana. Preferisco usare un ossimoro, un’emergenza strutturata”.
“Il primo problema è rappresentato dalla discarica palermitana di Bellolampo. E’ questa la scadenza più preoccupante. Siamo a un punto di non ritorno: fra un mese, se nulla cambia, buona parte della Sicilia occidentale non avrà più dove scaricare i rifiuti”.
“A Bellolampo c’è la crisi più grave, ma sullo sfondo la crisi è generalizzata. Tutte le discariche siciliane sono prossime al collasso. Abbiamo a disposizione due milioni di metri cubi di spazio. Se pensate che ogni giorno alle discariche arrivano 5 mila tonnellate di rifiuti, è sufficiente fare un piccolo calcolo per capire che a settembre non avremo più dove mettere i rifiuti in tutta la Sicilia”.
“Ho bisogno di scongiurare il collasso di Bellolampo. Ho bisogno di poteri straordinari anche solo momentanei, per otto o dieci mesi, e anche solo per Bellolampo e all’intervento sui comuni inadempienti. Chiederò giovedì al presidente del Consiglio dei ministri Gentiloni la dichiarazione dello stato di emergenza ambientale per Bellolampo e per l’intervento sui Comuni. Per la settima vasca ci vogliono sei, sette mesi ma con i poteri straordinari i tempi si potrebbero accorciare”.
“In Sicilia nel settore rifiuti stiamo vivendo una situazione straordinaria che non può essere affrontata con strumenti ordinari. La regione è competente solo in materia di pianificazione e controllo”. 
occorre “un nuovo piano dei rifiuti, potenziare la differenziata, trovare soluzioni per i debiti degli Ato e incentivi alle imprese che utilizzano materiali riciclati: questo si può fare con poteri ordinari; ho trovato un dipartimento spopolato”.

Bersani nel corso
del quinquennio Pd
è stato dentro al Pd ed
ha sempre votato la politica Pd
tranne negli ultimi tre
mesi 
“Rispetto al 2008 il Pil italiano è a meno 6, la media europea è a più 7”. A sostenerlo è Pier Luigi Bersani, uno dei fondatori di Mdp e Liberi e uguali, in un’intervista a Repubblica del 30 dicembre 2017. 
L’ex segretario del Partito Democratico ha poi aggiunto che “si sono investiti 20-25 miliardi per cancellare la precarietà e abbiamo il record storico di precarietà”.

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