mercoledì 17 gennaio 2018

Contessioti in Albania. Oggi visita e liturgia nella cittadina di Alessio e poi partecipazione attiva nel grande concerto nella Cattedrale di Tirana

L'Albania odierna e moderna ieri ha avviato l'anno delle celebrazioni dedicato all'eroe nazionale Giorgio Scanderbergh Kastriota. La delegazione degli arbereshe presenti e' piuttosto folta (oltre centotrenta persone) e questo dato da' il segno di quanto il Paese delle aquile faccia affidamento sul mondo circostante (l'Italia anzitutto).
Nella serata di ieri c'è stato l'incontro
ufficiale col premier Edi Rama, un uomo di cultura e studioso dell'arte, e quindi col Presidente della Repubblica, Ilir Metà.
L'Albania dei nostri giorni è uno stato democratico, governato da partiti di orientamento  socialdemocraticio (centrosinistra). Obiettivo di fondo del Paese è di creare tutte le condizioni politiche, culturali e parametriche che lo abilitino all'accesso nell'Unione Europea.
L'Italia come da sempre costituisce per l'Albania un paese di riferimento.

I nostri amici contessioti ieri sera hanno avuto in prima persona l'impatto con le massime autorità dello Stato, ovviamente assieme a tutti gli arbereshe giunti dà piu' parti.

Mentre scriviamo questo testo sappiamo che il Vicario eparchiale, Antonino Paratore, e Papàs Nicola Cuccia  Parroco di Contessa Entellina assieme alle tante ragazze dei cori liturgici di Contessa e Piana degli Albanesi, si trovano nella cittadina di Alessio, a nord-ovest del paese, dove il 17 gennaio 1468 mori', dopo infinite battaglie contro il turco-invasore, Scanderbergh. Li' stanno celebrando la liturgia di San Giovanni Crisostomo.
Al rientro, nel pomeriggio, a Tirana parteciperanno alla sfilata nel centro di Tirana, ovviamente con i costumi tipici, e poi all'interno della grandiosa Cattedrale ortodossa di Tirana assisteranno, ma prenderanno pure parte attiva, al grande concerto di inaugurazione dell'anno di Scanderbergh.

Conclusione:
l'Albania non è affatto lontana, e' più vicina, sia culturalmente che vocazionalmente, a ciò che noi italiani vogliamo e desideriamo: l'Europa Unita.

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