lunedì 2 ottobre 2017

La vicenda della Catalogna. E' stata gestita male, forse come peggio non si poteva

Nella complessa vicenda entrambi le parti, il governo centrale di Madrid e quello locale, hanno sicuramente delle colpe. 
I catalani hanno forzato la mano, imposto un referendum che viola la Costituzione del Paese, varata dopo un altro referendum in cui votarono anche i cittadini di Barcellona e della Catalogna. 
Però se a una forzatura politica si contrappone una forzatura violenta usand la Guardi Civil contro i cittadini inermi, allora chi ne è responsabile azzera di colpo tutte le sue ragioni. 
Ascoltare la voce del popolo, nella cultura dell'Occidente, è un esercizio di democrazia ma, allo stesso tempo, è esercizio di democrazia il rispetto della legge. 
Quando questi due esercizi entrano in conflitto, bisogna attivare la politica. E questo non è stato fatto. 

La responsabilità maggiore incombe sul principale esponente del governo centrale cioè sul conservatore  Mariano Rajoy, premier dimezzato al potere solo per la stanchezza sopraggiunta dopo tre inutili elezioni e che ricorderà il 1° ottobre 2017 come il giorno del suo tramonto morale e probabilmente pure politico. 
Con una aggravante: nel suo personale tramonto ha coinvolto anche la democrazia.


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