venerdì 31 marzo 2017

Hanno detto ... ...

Gli errori della Sinistra Europea
e la decadenza (fine ?) dell'Occidente

Non ci sono più speranze di ritrovare la salute di quante ne abbia un individuo al quale i medici abbiano diagnosticato un cancro in fase terminale. Bisogna farsene una ragione. Ognuno si crede immortale e immagina che la morte esista solo per gli altri! 
Lo stesso accade nelle civiltà: ciascuno ammette che la civiltà siano mortali, ma si riferisce sempre a quelle degli altri, o del passato... L’incapacità di accettare che noi moriamo e che le nostre civiltà muoiono fa parte di quell’impulso a negare la morte che emerge quando ci riguarda direttamente. 
Michel Onfray
filosofo e saggista francese,

Quella sopra riportata è la convinzione di  Michel Onfray, intellettuale francese: la civiltà occidentale è già finita, è arrivata al capolinea. 

Il destino di morire -continua il filosofo in una intervista al settimanale Origami- è proprio di tutto ciò che è vivente... Non si sfugge al proprio destino e una civiltà non può immaginare di vivere eternamente, non più di quanto lo possa fare un singolo individuo. 
Ma siccome disprezziamo la Storia, che è diventata un pretesto ideologico, siamo incapaci di pensare in termini di lunga durata, conformati come siamo dal culto del puro istante instaurato dal giornalismo dell’informazione continua. La coscienza è ormai incapace di proiettarsi oltre i tre secondi, il tempo di una inquadratura televisiva. Immaginate quando si tratta di pensare sequenze di mille anni... 

Alla domanda se esiste un momento, un evento, un accadimento storico che potrebbe aver accellerato la decadenza dell'Occidente egli rsponde: 
Non c’è una data in particolare, se non quella della scoperta del De rerum natura di Lucrezio fatta nel Quattrocento da Poggio Bracciolini in un monastero tedesco: questo libro di filosofia materialista è come una teorica macchina da guerra suscettibile d’essere scagliata contro la visione cristiana. Attraverso questo pensiero, il verme è entrato dentro il frutto del cristianesimo! Ora gli basta divorare l’intera mela. Ha lavorato per più di mezzo millennio. Ha già cominciato a intaccare il torsolo. 

La nascita dell’islam politico in Iran con l’ayatollah Khomeini nel 1979, poi il progetto di Bin Laden di internazionalizzare il jihad l’11 settembre 2001 come momento che ha reso visibile questo progetto al mondo intero, infine la creazione dello Stato Islamico nel 2006, sono i fatti che mettono l’Islam alla testa della lotta contro l’Occidente giudaico-cristiano. 
La caduta del muro di Berlino nel 1989 e poi quella dell’Urss e del blocco dell’est nel 1991, hanno aperto la strada a questo modo antiamericano di far politica. L’Occidente non se n’è accorto e non l’ha contrastato. È lo stesso Occidente che, con gli Stati Uniti, ha lavorato per sostituire lo Scià con l’Ayatollah e poi ha collaborato con Bin Laden contro i comunisti in Afghanistan. Quando Khomeini ha lanciato una fatwa contro Rushdie, cittadino inglese di origini indiane colpevole di aver scritto i Versetti satanici, un romanzo, una fiction, l’Occidente non ha reagito... 
... 
Quanto a Erdogan e alle sue dichiarazioni, costituiscono la rappresentazione perfetta di ciò che sostengo: l’Europa è entrata in una fase di forte turbolenza con l’Islam politico, come un ariete lanciato contro un castello inviolabile. Cosa abbiamo noi da opporre a queste minacce? Le buone intenzioni della necessità del vivere insieme... Cosa facciamo quando Erdogan fa la caricatura nazista di Angela Merkel? Gli dedichiamo la prima pagina dei giornali per dire che non si deve, che non è gentile... 

....
Voi come spiegate che con Jean-Marie Le Pen questo partito (ndr. Il Fronte Nazionale)  fosse a meno dell’uno per cento nelle intenzioni di voto nel 1981 e con l’alternanza per più di un quarto di secolo dei governi di destra e di sinistra, ma tutti liberali, sia ora al 25 o addirittura al 30 per cento? Sono io il responsabile di questa crescita vertiginosa? O questa sinistra liberale che ha rinunciato a essere sinistra nel 1983 e che – in testa a tutti il quotidiano Libération – ha fatto l’elogio della crisi, ha promosso a ministro Bernard Tapie, un uomo d’affari notoriamente corrotto, eroe dei nostri tempi post-marxisti, venduto una televisione pubblica a un certo Berlusconi, e che ha insultato i disoccupati incolpandoli di non avere abbastanza spirito di impresa? 
L’attuale patron di Libération, Laurent Joffrin, è dietro il disfacimento della sinistra. E poco tempo fa Le Monde ci ha fatto sapere che riceveva Hollande a cena a casa sua... Mitterrand ha usato Le Pen per spezzare in due la destra e restare al potere: c’è riuscito. I giornali del sistema, abbondantemente sovvenzionati dallo Stato, hanno giustificato questa strategia. Hanno dato il primo impulso al colpo di ramazza di un apprendista stregone oggi impazzito. 
Voi credete che siano capaci d’autocritica? No, mai. Per loro è meglio costruire un capro espiatorio per i loro errori e poi sgozzarlo pensando che possa bastare. Io ho fatto da capro espiatorio ideale, non sono un uomo di rete, tribù, casta, non sono parigino, mondano, infiltrato nei clan redditizi dei buoni quartieri di Parigi, sono un uomo solo che vive e lavora in provincia. Come potrei essere io a fare il gioco del Front National, io che ho fondato un’università popolare gratuita per lottare contro le idee del Front National nel 2001 e che vi insegno tuttora da volontario? 
Questi giornali che mi accusano hanno messo sotto silenzio anche l’università popolare che li imbarazza tanto. 

E se vince Marine Le Pen, che ne sarà della Francia e dell’Europa?  
Nel giro di qualche minuto ci sarà un’insurrezione in ogni strada. 

giovedì 30 marzo 2017

L'America. Un tempo, ormai andato via, guidava il mondo "libero"

 L'amministrazione Trump secondo il Wall Street Journal sta studiando una serie di dazi punitivi fino al 100% su una serie di prodotti europei quale ritorsione contro l'Ue che a giudizio degli allevatori di bovini americani non ha aperto abbastanza i propri mercati alla carne americana trattata con gli ormoni.
Nella lista dei prodotti made in Ue che verrebbero colpiti dai dazi anche un simbolo italiano come la Vespa prodotta dalla Piaggio.
Oltre alle due ruote, l'idea di Trump è di fissare imposte di pedaggio del 100% anche sull'acqua Perrier (Nestlè, che produce anche la San Pellegrino) e il formaggio Roquefort.

Sfogliando i giornali ...

Tutte le repressioni non sono eguali ?
Per Di Stefano, la repressione in Russia nn ci riguarda
Chi è Di Stefano ?
  • Capogruppo M5S della III Commissione Affari Esteri e Comunitari
  • Membro della delegazione italiana del Consiglio d'Europa
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^
Certo stranizza che la repressione in atto in questi giorni in Russia non indigni in maniera complessiva tutti gli italiani.
Il giornale torinese La Stampa fornisce una sua lettura. Non è detto che rispecchi la verità assoluta, ma ...
^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^^



Il governo Usa avverte l’Italia: “Fate attenzione. Ci sono legami Russia-M5S”

L’allarme dell’amministrazione all’Italia: strategia di destabilizzazione

INVIATO A WASHINGTON
«Fate attenzione ai legami fra governo russo e M5S». È il messaggio circolato nei mesi scorsi nell’amministrazione Usa, con lo scopo di mettere poi Roma al corrente di un fenomeno più vasto: l’esteso impegno di Mosca a sostenere forze politiche intenzionate a sfidare gli establishment nazionali.  

Con lo scopo di indebolire nel lungo periodo tanto l’Unione Europea, quanto la Nato. Sono fonti governative americane a ricostruire per «La Stampa» quanto sta avvenendo, spiegando in particolare che sono preoccupate per l’influenza che la Russia sta cercando di avere sulle prossime elezioni italiane, nell’ambito di una strategia di interferenza che tocca tutta l’Europa, dopo quella adottata durante le presidenziali degli Stati Uniti. Finora il potenziale punto di contatto è stato individuato da Washington soprattutto nei rapporti che Mosca sta costruendo con il Movimento 5 Stelle, e con la Lega, che però ha prospettive elettorali inferiori.  

All’origine di tali sviluppi ci sono le conseguenze dell’Election Day. Quando l’intelligence americana è arrivata alla conclusione che il Cremlino aveva gestito le incursioni degli hacker nell’archivio digitale del Partito democratico, per rubare documenti con cui deragliare la candidatura presidenziale di Hillary Clinton, l’apparato governativo degli Usa si è attivato per comprendere meglio le dimensioni e lo scopo di questa strategia. Quindi si è convinto che la Russia sta cercando di dividere e indebolire l’intero Occidente, favorendo le formazioni politiche che mettono in discussione le alleanze storiche e più recenti tra le due sponde dell’Atlantico. Questa offensiva era già presente negli Stati baltici, che avendo fatto parte dell’Unione Sovietica sono abituati a simili tattiche di propaganda e manipolazione, e le riconoscono in fretta. Discorso analogo per la Serbia e l’intera area della ex Jugoslavia. L’operazione però si è allargata anche al resto dell’Europa occidentale, che secondo gli analisti di Washington è meno pronta a capirla e difendersi. Perciò il governo Usa si è attivato, con missioni discrete che hanno riguardato anche l’Italia. 

Gli obiettivi di Mosca sono tutti i Paesi dove nei prossimi mesi sono in programma le elezioni, che per la loro natura democratica consentono di infiltrare i sistemi politici e cercare di condizionarli. Al primo posto ci sono le presidenziali francesi, dove gli effetti dell’offensiva russa sono già stati pubblicamente notati, con la visita di Marine Le Pen al Cremlino e le informazioni uscite per attaccare l’indipendente Macron. Nel radar degli americani però ci sono anche le presidenziali del 2 aprile in Serbia, il voto di settembre in Germania, e quello che comunque dovrà avvenire in Italia entro la primavera del 2018.  

Secondo quanto appurato da Washington, i metodi usati sono diversi. Negli Stati Uniti gli attacchi sono avvenuti nel campo digitale, perché è molto sviluppato e offriva grandi opportunità. Lo stesso sta avvenendo già in Europa, come hanno dimostrato le denunce fatte da Macron. Più difficile è provare eventuali finanziamenti o aiuti diretti per le campagne elettorali e i partiti. In Italia il sistema digitale è meno sviluppato di quello americano, e i nostri apparati contano anche sul naturale scetticismo degli elettori per depotenziare eventuali offensive. Nel mondo di oggi, però, non serve molto: basta intercettare una mail o una lettera, per demolire un candidato o un partito. 

Poi ci sono i rapporti personali diretti. Ha sorpreso, ad esempio, la visita di una delegazione italiana che qualche tempo fa è andata in Lituania, dialogando con la comunità di origine russa nel Paese. Rilevanti sono anche gli incontri con le ambasciate, che sono leciti, ma possono andare oltre la cortesia diplomatica. M5S e Lega non hanno fatto mistero dei contatti avuti con Mosca, e ciò ha suscitato preoccupazione, anche se in scala diversa.  

L’attenzione riservata dal governo americano a questi fenomeni è maturata prima dell’entrata in carica della nuova amministrazione Trump, e delle stesse presidenziali dell’8 novembre. Finora se ne sono occupati funzionari di carriera non partisan, e la loro attività è completamente slegata dalle inchieste in corso all’Fbi e al Congresso sulle eventuali complicità tra gli hacker russi e la campagna del candidato repubblicano. Si tratta in sostanza di valutazioni professionali, indipendenti dalle vicende politiche interne. La transizione naturalmente complica le cose, perché il governo deve affrontare altre priorità, e nei Paesi che sono potenziali obiettivi non sono ancora stati nominati i nuovi ambasciatori. Le elezioni italiane però sono quelle più lontane nel calendario, a fine aprile il premier Gentiloni verrà alla Casa Bianca e a maggio ospiterà Trump al G7, e quindi ci sarà il tempo per discutere e chiarire queste preoccupazioni. Da qui lo scenario di una consultazione in crescendo fra Washington e Roma sul ruolo dei grillini come emissari del Cremlino nel Bel Paese.  

mercoledì 29 marzo 2017

Contessa Entellina. La "Bellezza" potrebbe salvare ... il mondo, e con esso ... pure ...

Ascoltare papàs Kola durante le omelie è coinvolgente. Indica, addita il da perseguire; il da perseguire che sta lì, basta guardare, vedere e scoprire.

Nella vita di una comunità in piena difficoltà come è quella di Contessa, con i giovani che emigrano, con le strade e le piazze vuote, con la comunità piuttosto frantumata nella sua stessa identità e dove è pure sparita la "Politica" e con essa la società civile, quella di papàs Kola diventa una delle poche voci che provano a spezzare il declino, molto inclinato sia sul piano socio-economico che su quello visivo-culturale. 
Quartiere post-terremoto
di Contessa Entellina
Egli -nelle omelie-, attirando l'attenzione e lo stupore (meraviglia) dei fedeli parla della Sapienza, della Saggezza, della Giustizia che poi riepiloga complessivamente in una sola parola, nella Bellezza. 

Il tema della bellezza, nella tradizione bizantina, in effetti conduce a valori di Sapienza/Saggezza/Giustizia/Fraternità/Amore e pure a significati iconografici capaci di incanalarla su binari ben tracciati. Lo stesso termine kalòs (bellezza), in greco -lo ha ricordato papàs Kola- ha un significato molto più specifico di quello che percepiamo nella traduzione italiana.



Papàs Kola nella Bellezza, quella che supera (e risolve) i problemi, le difficoltà e gli affanni entro cui tutti incappiamo ogni giorno, fa la sintesi della vita da perseguire
Non si tratta  di una decorazione alla fede, di per se completa, ma di quella trasformazione che avviene nell'uomo quando assapora l'esperienza di Dio. 
Sarebbe l'anticipazione del definitivo, dell'eterno successo.

Congresso Pd. Se va ri-confermandosi il decisionismo renziano, inevitabilmente a sinistra nascerà altro

Nella sezione barese di Michele Emiliano

Questi i risultati:
Renzi 59 voti (55,1%), Emiliano 38 (35,6%), Orlando 10 (9,3%). 

L’ex premier ha superato in termini di consensi il governatore pugliese nella sezione in cui questi è iscritto (circolo Bari Murat). 
Lo spoglio si è chiuso alle 21 di ieri. Nel pomeriggio il confronto era avvenuto tra decisionisti e militanti tradizionali, tra innovatori individualisti contro difensori dell’articolo 18, solidaristi comunitari e modernisti rottamatori.

Di cosa si parla ?

La Libertà

Per gli antichi greci la libertà era soltanto quella che garantiva l’indipendenza del territorio dove vivevano dalla minaccia delle invasioni. Il cristianesimo ha trasformato quel modello di libertà nella libertà dell’uomo. E da qui la centralità della persona nella società. 
Tradotto in politica vuol dire: mettere sempre e comunque al centro i cittadini.

Prossime scadenze.

Il Modello 730, il modulo usato per la dichiarazione dei redditi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati, scade a luglio. Sono previste, però, due date di scadenza diverse.
Il Modello 730 “precompilato”, che sarà disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate a partire dal prossimo 15 aprile, potrà essere presentato entro il 24 luglio se l’invio avverrà autonomamente (senza avvalersi di intermediari).
Il Modello 730 ordinario, utilizzato da chi non vuole avvalersi del Modello precompilato, dovrà essere consegnato esclusivamente tramite intermediario abilitato entro il 7 luglio 2017. La scadenza si sposterà al 24 luglio se l’intermediario avrà già effettuato la trasmissione dell’80% delle dichiarazioni alla data del 7 luglio.

Brexit. Ciao Londra

Giorno triste

L'articolo 50 del Trattato sull'Unione europea, quello che Theresa May ha attivato per dire addio al resto del vecchio continente, prevede
1. Ogni Stato membro può decidere, conformemente alle proprie norme costituzionali, di recedere dall'Unione.
2. Lo Stato membro che decide di recedere notifica tale intenzione al Consiglio europeo. 
Alla luce degli orientamenti formulati dal Consiglio europeo, l'Unione negozia e conclude con tale Stato un accordo volto a definire le modalità del recesso, tenendo conto del quadro delle future relazioni con l'Unione. L'accordo è negoziato conformemente all'articolo 218, paragrafo 3 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea. Esso è concluso a nome dell'Unione dal Consiglio, che delibera a maggioranza qualificata previa approvazione del Parlamento europeo.
3. I trattati cessano di essere applicabili allo Stato interessato a decorrere dalla data di entrata in vigore dell'accordo di recesso o, in mancanza di tale accordo, due anni dopo la notifica di cui al paragrafo 2, salvo che il Consiglio europeo, d'intesa con lo Stato membro interessato, decida all'unanimità di prorogare tale termine.
4. Ai fini dei paragrafi 2 e 3, il membro del Consiglio europeo e del Consiglio che rappresenta lo Stato membro che recede non partecipa né alle deliberazioni né alle decisioni del Consiglio europeo e del Consiglio che lo riguardano. Per maggioranza qualificata s'intende quella definita conformemente all'articolo 238, paragrafo 3, lettera b) del trattato sul funzionamento dell'Unione europea.
5. Se lo Stato che ha receduto dall'Unione chiede di aderirvi nuovamente, tale richiesta è oggetto della procedura di cui all'articolo 49.

martedì 28 marzo 2017

Regno Unito. E' passata la Brexit ma ... c'è il rischio di perdere la Scozia

Oggi, il giorno dopo l’incontro tra la premier Uk Theresa May e quella scozzese Nicola Sturgeon, il Parlamento della Scozia ha votato in maggioranza a favore della richiesta di un referendum bis sulla secessione da Londra.

Contessa Entellina. Si riunisce il Consiglio Comunale

E' prevista per giovedì pomeriggio la seduta del Consiglio Comunale con all'ordine del giorno l'elezione del proprio "presidente". 
Eliana Lala si era dimessa nelle settimane passate rendendo pubblico un documento con cui -sostanzialmente- non si riconosceva nelle linee operative della maggioranza.
Il Consiglio dovrebbe inoltre verificare la sussistenza degli equilibri di Bilancio a chiusura dell'annata 2016 ed approvare anche il piano finanziario Tari/2017.  

Cartelle Esattoriali. E' stata prorogata la "rottamazione"

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la proroga che sposta dal 31 marzo al 21 aprile il termine entro cui i debitori potranno presentare la domanda di rottamazione delle cartelle esattoriali.

I contribuenti avranno 21 giorni in più per rottamare le cartelle esattoriali pagando soltanto il dovuto senza l’applicazione di sanzioni ed interessi.


Contessa Entellina. Inaugurazione di una nuova e amplificata impresa commerciale il 5 aprile

Una nuova attività commerciale sta per gettare le basi a Contessa Entellina. 

Il prossimo cinque aprile aprirà i battenti all'ingresso del paese, in Via Nicolò Barbato, il Bottegone di Salvatore Verardo, affiliato alla catena Mio.

Per Salvatore non si tratta di entrare in un nuovo comparto. Da decine di anni gestisce -accanto alla tradizionale attività di famiglia, quella della panificazione- la Bottega alimentare in Via Plescia.

Adesso dalla Bottega passerà al Bottegone, dove i clienti potranno godere di una ampliata  e differenziata offerta di beni e di prezzi specifici e più favorevoli proposti dalla catena commerciale col marchio "Mio".  

A Salvatore auguriamo successo nell'iniziativa e auguri per ulteriori imprese che sappiamo ha in cantiere unitamente alla moglie Maria Virvigli. 

domenica 26 marzo 2017

Economia. Nel mondo globalizzato ... la democrazia

Una scheda sul perché l'Unione annaspa
(con spunti tratti da uno studio della Fondazione Pietro Nenni)

Il Mec (Mercato Comune Europeo) nacque nel dopo guerra.

1) Con il Trattato di Parigi (1951), si diede origine alla CECA con l’idea di un percorso a tappe verso l’integrazione europea, come auspicato da Robert Schuman, uno dei padri fondatori: “L’Europa non potrà farsi in una sola volta”.

2) Trattati di Roma – firmati il 25 marzo 1957 
Si diede forma alla Comunità Economica Europea.
Le Comunità europee esistenti erano allora la CEE, l’EURATOM e la CECA, le quali agivano su settori che interessavano 
-l’unione doganale, 
-l’approvvigionamento 
-e la condivisione comune di materie prime. 
Ossia nient’altro che un’integrazione economica.
Il “funzionalismo”: la realizzazione era all'insegna di un passaggio di sovranità graduale dagli stati nazionali alla Comunità Europea, in favore di una cooperazione internazionale che coinvolgeva settori limitati ma via via più ampi.

La logica economica che vigeva nell’Europa Occidentale di allora era quella dello “Stato keynesiano”.
Keynes affermava che l’economia non si autoregola e che necessita  del contributo dello Stato. Esisteva quindi -in quella logica- il primato della politica sull’economia.
L’economia doveva essere in quel contesto delle origini uno strumento per il raggiungimento dell’obiettivo dell’integrazione politica.

Dopo Bretton Woods nel ‘71
Il sistema keynesiano viene abbandonato successivamente alla sospensione degli accordi di Bretton Woods nel’71 e ancora più dopo la crisi petrolifera del ’73, dando spazio a quello che sarà il nuovo modello economico che rimanda all'economista neoclassico Milton Friedman, esponente della Scuola di Chicago.

Il modello viene adottato dalle forze politiche di orientamento liberale, Thatcher e a Reagan, per cui lo Stato non deve intervenire nell’economia, lasciando che questa agisca autonomamente secondo le sue necessità.
La cosiddetta “economia mista”, quella dello Stato keynesiano, inizia pertanto a sparire gradualmente, criticata per non essere riuscita ad impedire la crisi degli anni ’70.
Il passaggio verso la liberalizzazione dell’economia, avviene in modo netto sull'intera area europea nel 1992, quando viene ratificato il Trattato di Maastricht. Quest’ultimo ribalta e nega l’intero processo di integrazione europea dal ’57 fino ad allora.

Da Maastricht in poi il modello economico sarà quello liberista e la moneta unica non sarà garantita da alcun potere sovrano.
L’economia sarà investita di maggiori poteri, derivanti dal grado di libertà concessa, e le sue lacune non hanno tardato a venir fuori.

I Problemi
Il primo lustro dopo l’introduzione dell’Euro (2002) è stato accompagnato da un discreto periodo di crescita, ma l’effetto di impoverimento nei paesi dell’Europa mediterranea, dovuto all’ascesa dei prezzi (che seguono una logica extra-nazionale) e alla discesa dei salari (che seguono, invece, una logica nazionale), non si è fatto attendere.
Le criticità maggiori sono state messe in luce però dall’attuale crisi che ha origine nel 2008.

Gli economisti hanno riscontrato che in una fase di crescita, lo sviluppo ha toccato tutti i paesi, in modo proporzionale alla grandezza delle economie. In fase di contrazione però, non tutti i paesi hanno gli stessi strumenti e le stesse risorse per venir fuori dalla crisi.

Uno degli scenari plausibili sarebbe
--una politica di solidarietà che consiste nel pagamento anticipato, da parte dei paesi più ricchi (Germania e Francia), dei debiti dei paesi meno ricchi (Grecia in primis), i quali mantengono l’impegno di restituire il debito in futuro.
--Lo scenario peggiore che si potesse verificare è, invece, proprio quello che è accaduto. Un paese come la Grecia, che partiva nel 2008 con un debito di circa 30 miliardi, arriva oggi, a causa delle politiche di austerity, ad un debito che negli ultimi anni oscilla tra i 200 e i 300 miliardi di euro. Circa il 175% del suo PIL, ben oltre i parametri consentiti da Maastricht.

Ora legale. «Si è dormito un’ora di meno».

Nella notte passata (tra sabato 25 e domenica 26 marzo),  è tornata l'ora legale: spostamento convenzionale delle lancette alle due del mattino di domenica, direttamente sulle 3: è stato il weekend in cui «si è dormito un’ora di meno».  

Hanno detto ... ...

La parola
come un figlio
AGNESE MORO, figlia dello statista Aldo Moro assassinato

La vita è come un elastico, vai avanti avanti avanti ma in qualsiasi momento puoi tornare indietro’’.

Creare una rubrica (sui giornali) significa unire tempo e grandezza. 
“Bisogna trovare il modo di non tradirla, mantenere il significato del proprio ragionamento in quello spazio editoriale, e consegnare il testo definitivo entro il giorno stabilito. 
Un lavoro apprezzato? Nessuno può saperlo con precisione ed in particolar modo l’autrice. Il ‘pezzo’ pubblicato sul giornale non riceve risposta, il riscontro, quindi, se piace, o meno. E quando lo stesso giornale non lo pubblica, si arriva ad avvertire la sensazione simile a quella che capita quando un tuo figlio non viene apprezzato da altri”.
“Ricordare stanca  e per circa dieci anni non sono riuscita a leggere una sola riga scritta da Aldo Moro, perché lui era così vivo in quei testi ed io stavo troppo male. Mio padre mi mancherà sempre. È parte di me’’. 


Lei da pochi anni ha scelto di incontrare e perdonare quelli che hanno messo fine all’esistenza del papà. Ora i ricordi di quando era vivo sono tornati, con l’effetto dell’elastico, in una veste nuova e meno dolorosa: “È come se si fosse spezzata una spirale d’odio che ha riguardato non solo le persone coinvolte, ma anche quelle che sono venute dopo”. 
“La vostra generazione (ndr. de govani) si sta convincendo di contare poco, o nulla, ma anche solo scrivendo si può sovvertire questo luogo comune e contare di più".

60 anni. L'Europa dei burocrati deve cedere il passo all'Europa guida e faro del mondo

Quale Europa ?
Un’Europa in continuazione con le tradizioni provenienti dal suo passato, ossia
--la civiltà greco-romana, 
--il Cristianesimo aperto,
--la Rivoluzione francese e l’Illuminismo, 
--lo stato laico e sociale, 
--il rispetto dei diritti umani e una elevata qualità della vita. 
Questi sono i sogni europei, collettivi e aperti al mondo, senza quei cedimenti all’individualismo che di contro il sogno americano esalta.

venerdì 24 marzo 2017

Cartelle Tarsu/2008. Lunedì scorso sono andate in esame presso la Comm.ne Tributaria Reg.le n. 39 "appelli" promossi dal Comune di Contessa Entellina

Presso la sezione 12 della Commissione Tributaria regionale di Palermo sono stati vagliati il 20 marzo n. 39 pratiche attinenti la Tarsu/2008 del Comune di Contessa Entellina.
Come i lettori ricorderanno un paio di centinaia di contribuenti -a suo tempo- hanno contestato l'incremento della tarsu/2008 del 160% attivato dal Comune.
I giudici tributari di primo grado hanno accolto le ragioni dei contribuenti ed hanno emesso le sentenze favorevoli.
Il Comune ha presentato successivamente appello in 2° grado. 
In questa sede l'esame non sta avvenendo congiuntamente e globalmente ma suddiviso in varie sezioni per gruppi di contribuenti. 
Finora sono stati emessi e resi pubblici i giudizi della 3° sezione (con esiti ora favorevoli ed ora negativi rispetto al Comune appellante).
Lunedì scorso, 20 marzo, sono state vagliate nella sezione 12 n. 39 posizioni di contribuenti il cui esito non è ancora noto.   
^^^
I contribuenti che hanno ricevuto -a suo tempo- il ricorso in appello promosso dal Comune di Contessa Entellina possono ottenere maggiori informazioni dai componenti del "comitato promotore".

Unione Europea. Oltre un migliaio di contessioti -e loro famiglie- vivono e si sono integrati in essa; eppure c'è gente qui che è contro

Perchè è sorta l'integrazione ?
Dopo due conflitti mondiali nella prima metà del Novecento, l'obiettivo è stato quello di evitare ulteriori guerre continentali rafforzando l’interdipendenza economica-culturale-politica e accettando ovviamente un sistema di valori comuni. 
Elemento base di questo sistema di valori è stato l’impegno per la pace e la democrazia.
Emigrazione siciliana negli anni
'50-'60 in direzione della Germania
L'istituzione della Comunità economica europea il 1 ° gennaio 1958 ha aperto nuovi orizzonti per lo sviluppo economico e sociale del continente e, a cominciare dalla fine degli anni cinquanta e per tutti gli anni sessanta del Novecento, centinaia e centinaia di contessioti (e ovviamente altre centinaia di migliaia d italiani) hanno potuto lasciare le insoddisfacenti condizioni socio-economiche locali per raggiungere la Germania e la Francia ed altri paesi dell'Unione.  
Il mercato unico interno si è progressivamente sviluppato, è stato favorito l’approfondimento e l’espansione dell’integrazione socio-economica e sono palpabili i frutti della libera circolazione. 
Il Trattato di Roma è stato modificato più volte da allora, ma la democrazia, la libertà, la costituzionalità e la solidarietà sono rimasti i suoi valori fondamentali.
L'avversione populista all'integrazione sempre più stretta dell'Europa non può essere altro che frutto di disinformazione. 

Congregazione vaticana delle Cause dei Santi. Il decreto della Fondatrice delle suore basiliane di S. Macrina

www.vatican.va


Promulgazione di Decreti della Congregazione delle Cause dei Santi, 23.03.2017



Il Santo Padre Francesco ha ricevuto questa mattina in udienza Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Angelo Amato, S.D.B., Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
Durante l’Udienza, il Santo Padre ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare i Decreti riguardanti:


.....
.....
- le virtù eroiche della Serva di Dio Macrina Raparelli (al secolo: Elena), Fondatrice della Congregazione delle Suore Basiliane Figlie di Santa Macrina; nata il 2 aprile 1893 e morta il 26 febbraio 1970;
....
....



    giovedì 23 marzo 2017

    La vicenda umana

    La vicenda umana n. 6







    23)
    Chi sul finire degli anni sessanta (il tempo del mitico '68) era giovane, era studente e viveva nelle aule delle Universita' poté assistere in diretta ad una svolta della Storia che segnò per parecchi anni il tempo a venire. 
    I parametri di vita dei padri si palesarono allora del tutto inservibili.

    24)
    Se i padri avevano puntato tutto sull'arrivare alla meta, sul conseguire un certo grado di benessere, i figli di allora cominciarono a puntare tutto sull'abbandono di quell'orizzonte, sul disconoscere il mondo ereditato e sull'andare in altra direzione senza tuttavia saper bene additare quale dovesse essere il nuovo mondo da costruire; lo stesso marxismo già allora cominciò in Occidente il suo inarrestabile declino. 

    Certo non mancarono neanche allora i giochi di parole e molti di quei giovani divennero fin troppo presto adulti e si integrarono abbastanza presto nei gangli della società paterna e tuttora, sebbene quasi settantenni, vi detengono ancora ruoli di primo piano, nè mostrano di volerli lasciare.

    Da quel '68 fluirono più vie d'uscita: prevalsero da un lato quella dell'imborghesimento individuale e dall'altro quella della massima rabbia.

    25)
    Alcuni degli arrabbiati vissero quegli anni vestendo e abbigliandosi con i capelli alla Beatles altri divenendo severi e ardenti alla Rudy Dutschke o alla Daniel Cohn-Bendit. Altri ancora divennero interpreti del pensiero di Marcuse.

    Tanti di essi  erano convinti di vivere e di operare secondo quanto era stato fruttificato dal Maggio Francese: l'impegno sociale, l'esperienza lavorativa alla maniera proletaria e la vita comunitaria.


    26)
    Non mancarono, allora come sempre nella vita degli uomini, le confusioni e le imprecisioni nel saper distinguere:

    -il sociale dall'esistenziale

    -la ricerca dal vagabondaggio
    -il profeta dal drogato
    -l'anarchia dalla liberazione.


    27)
    Dal magma e dall'effervescenza di quegli anni venne fuori anche  l'anticonformismo hippy, la filosofia zen, il pacifismo radicale, il femminismo e la rabbia generica.

    Venne avanti la suggestione induista e la ricerca dei guru.
    Crebbero peraltro molte buone piante, dalla sensibilità ecologica all'attenzione verso i paesi di recente indipendenza, dalla consapevolezza dei rischi prodotti dagli arsenali nucleari alla spinta pacifista rivolta al disarmo graduale dei due blocchi militari allora dominanti.
    E venne alla fine pure fuori il bisogno di Dio o meglio il ritorno di Dio. In quest'ultimo passaggio gli spiriti religiosi hanno sempre saputo leggere il regolare alternarsi di luce ed ombra che reglarmente accompagna questo suo ritorno.


    28)
    La metafora dell'eclissi -nel mondo dei credenti- è da sempre ben accolta ed utilizzata. Essa avalla il temporaneo oscurarsi della presenza divina nell'anima e nell'agire degli uomini. Nessuno conosce la durata ma si e' certi che avrà termine, come nei fenomeni celesti, col ritorno della luce.

    Così, dopo la deriva delle ideologie, Dio non solo e' stato rimesso in onore, ma anche risarcito, si direbbe, dalla lunga offesa inflittagli dalla Storia.


    29)
    Molti osservatori e critici (p.e. Sergio Zavoli) hanno evidenziato che dopo la sbornia della seconda metà del Novecento Dio è stato riscoperto "ringiovanito": 
    --per i mussulmani nella maestà arcaica e solenne del Corano,
    --per gli ebrei nella rilettura fondamentalista del Talmud dove Jahveh è il Dio "tremendo e geloso",
    --per i cristiani nella riscoperta della vocazione umana, sociale ed etica del Vangelo.
    Il filosofo cattolico Jean Guitton -in quegli anni- ha messo in risalto il ruolo di mediazione di Gesù, che anticipa Dio sulla Terra, rendendo la sua presenza, insieme, divina e storica.
    L'intreccio fra Storia e Dio.