mercoledì 14 settembre 2016

Piana degli Albanesi. I decreti di trasferimento sono in corso di notifica agli interessati

Mons. Gallaro il 4 settembre è stato a Roma per partecipare alla santificazione di Madre Teresa. Poi, sostengono i bene informati, ha avuto un incontro ad alto livello presso la Congregazione delle Chiese Orientali dove è stata esaminata l'intera fastidiosa -per i gusti  curiali- problematica che è insorta stranamente nella più piccola diocesi italiana.
Come era ovvio, non gli è stato chiesto di bloccare la massiccia ondata di 
L'omoforion sa più
di ucraino che di
greco
trasferimenti di parroci e di amministratori parrocchiali da lui messa in movimento per sfoltire dal capoluogo arbëresh (Piana degli Albanesi) la quasi totalità del clero bizantino. 
Nessun rappresentante della Congregazione Orientale se l'è sentiva di smentire il Vescovo, indipendentemente dalla pesante incidenza del provvedimento che va ad influire sulla vita di
1)  sacerdoti sposati e con figli che negli ultimi 4/5 anni sono stati già chiamati a cambiare sede (con relativi traslochi) per ben tre volte.
2) comunità come Piana che resterà con un sacerdote sposato (che lavora per 40 ore settimanali a Palermo), con l'attuale Vicario diocesano e poi con i sacerdoti settantenni/ottantenni.
3) sacerdoti rimossi dalle loro parrocchie e rimasti senza incarichi in ambito diocesano.

Il Vescovo però da Roma -sembrerebbe- non sia tornato soddisfatto. E' stato a Contessa per la festività di Maria SS della Favara (l'8 settembre) e subito dopo ha messo mano ai decreti di trasferimento di quella decina di sacerdoti. Trasferimenti che avvengono in un clima certamente poco entusiasmate ove si consideri ancora che il consiglio presbiterale ed il collegio dei consultori sono quasi interamente dimissionari.

Certo, chi adesso viene promosso, nonostante trascorse "disubbidienze",  non si proporrà di smontare le ingiustizie che altri subiscono.  Ma chi non trova spiegazioni al proprio sacrificio che peraltro agli occhi esterni odora di punizione, è verosimile che si rivolgerà alle sedi che vorranno e dovranno ascoltarlo.

Ma i problemi d cui di Mons. Gallaro è chiamato ad occuparsi non cessano qui. E' prassi, da sempre, che annualmente si tenga una Assemblea del clero e pure dei fedeli dicesani. A parte i tanti sacerdoti che continuano ad interrogarsi sulle ragioni della "punizione" calata su di loro e che hanno -quasi in massa- fatto sapere di essere spiritualmente indisposti, pare che l'Assemblea di fine settembre salterà anche perchè il relatore ha fatto sapere di essere, per ben altre ragioni, indisposto.  

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